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Inter-Milan, febbre da derby per il primato ma anche Juve-Lazio sarà una sfida ad alta tensione. Occhio al Napoli a Genova

Lega Serie A

Ripartenza col botto. Il campionato torna dopo la sosta per le Nazionali e lo fa subito con un sabato da urlo, talmente ricco da sembrare quasi esagerato. Oltre al derby di Milano, infatti, ci saranno anche Juventus-Lazio e Genoa-Napoli, per una non-stop di calcio pronta a regalare emozioni e colpi di scena. La sfida di San Siro, per ovvi motivi, si pone come il piatto principale del weekend, ma anche quelle di Torino e Genova non scherzano, specialmente dopo quanto accaduto negli ultimi giorni.

Inter – Milan (ore 18, Dazn)

Iniziamo dunque dalla stracittadina milanese numero 238 della storia, la 201esima in Serie A. Sembra incredibile ma è la prima volta che le due squadre si affrontano appaiate in testa alla classifica: nell’unico precedente del 1962, infatti, c’era anche la Fiorentina a fare da “terza incomoda”. Siamo di fronte a qualcosa di storico, per quanto il campionato sia appena iniziato, anche perché sia Inter che Milan danno l’idea di potersi davvero giocare lo Scudetto fino alla fine. Il derby odierno non deciderà nulla, ma lascerà delle indicazioni più precise sulla reale consistenza delle due squadre, sin qui decisamente convincenti sotto tutti i punti di vista. Difficile sbilanciarsi in pronostici, perché se è vero che l’Inter viene da una striscia positiva quasi clamorosa (i 4 precedenti del 2023, tra Supercoppa Italiana, Campionato e Champions League, la vedono vincente con un parziale di 7-0), lo è anche che il Milan sembra aver annullato, o quantomeno ridotto, il gap con gli eterni rivali.

Inzaghi: “Tutti ci consideravano più deboli, ora sembra che dobbiamo vincere l’Europeo…”

“Non c’è grandissima differenza, sono due squadre che hanno cambiato e rinnovato – l’analisi di Inzaghi -. Ovviamente non si tratta di una partita decisiva, ma sappiamo cosa significa per la città e i tifosi. Siamo orgogliosi di aver vinto i derby dell’anno scorso che ci hanno portato in finale di Champions e fatto vincere un trofeo, ma i precedenti non vincono la partita. I 3 punti lancerebbero un bel messaggio, anche se a me griglie e pronostici non piacciono: fino a tre partite fa si diceva che ci fossimo indeboliti, ora pare che si debba vincere l’Europeo al posto dell’Italia…”.

Pioli: “Non pensiamo agli ultimi derby persi, siamo pronti e non abbiamo paura di nulla”

“A me non interessa niente degli ultimi derby persi, penso solo a questo – ha puntualizzato Pioli -. Il passato è passato, ciò che mi preme davvero è che la squadra riesca a trovare le soluzioni per fare il suo gioco e mettere in difficoltà gli avversari. Affrontiamo la partita con la giusta convinzione e spensieratezza per un gruppo che è stato sempre abituato a giocare così, dobbiamo giocare da Milan, mettere in campo entusiasmo e cuore e offrire la miglior prestazione possibile. Affronteremo la gara con l’approccio giusto, non abbiamo paura di nulla”.

Inter – Milan, le formazioni: Inzaghi e Pioli non cambiano gli undici pre-sosta

Per quanto concerne le formazioni non dovrebbero esserci particolari sorprese, con Inzaghi e Pioli orientati a confermare gli undici delle prime tre giornate. Il tecnico interista avrà a disposizione l’intera rosa, compresi gli acciaccati (ma pienamente recuperati) Cuadrado e Sanchez, mentre quello rossonero dovrà rinunciare allo squalificato Tomori e all’infortunato Kalulu (lesione al retto femorale, salta anche il Newcastle), che avrebbe dovuto sostituire proprio l’inglese. I nerazzurri scenderanno in campo con un 3 5-2 con Sommer in porta, Darmian, De Vrij (favorito su Acerbi) e Bastoni in difesa, Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan e Dimarco a centrocampo, Thuram e Lautaro in attacco. Classico 4-3-3 anche per Pioli, che risponderà con Maignan tra i pali, Calabria, Kjaer, Thiaw e Hernandez nel reparto arretrato, Loftus-Cheek, Krunic e Reijnders in mediana, Pulisic, Giroud e Leao nel tridente offensivo.

Juventus – Lazio (ore 15, Dazn)

L’altra sfida-clou del sabato è quella di Torino, dove la Juventus di Allegri ospiterà la Lazio dell’ex (mai amato) Sarri. Gara importantissima per entrambe le squadre: i bianconeri vorrebbero approfittare del derby di Milano per recuperare punti, i biancocelesti dare continuità alla vittoria di Napoli e rimettersi definitivamente in carreggiata dopo l’inizio shock. C’è tanta curiosità soprattutto sulla Signora, protagonista (suo malgrado) di una settimana terribile, nella quale è successo davvero di tutto. Il caso principale ha riguardato Pogba, risultato positivo al testosterone e sospeso dal tribunale antidoping (a proposito: le controanalisi, inizialmente previste per il 20 settembre, sono state posticipate al 5 ottobre), dopodiché sono arrivate le bordate di Bonucci, deciso a trascinare la sua ex squadra in tribunale per danni d’immagine. Non proprio una vigilia serena, insomma, il che costringe Allegri a isolare il gruppo dalle polemiche e a pensare solo al campo, esattamente come nella scorsa stagione.

Allegri: “Dispiace per Pogba. Bonucci? Le soap opera non mi appassionano”

“Sono dispiaciuto per Paul, ma non posso aggiungere altro finché c’è un procedimento in corso – ha glissato il tecnico bianconero -. Per ora sappiamo solo che non ci sarà contro la Lazio e contro il Sassuolo, concentriamoci sui ragazzi che abbiamo a disposizione in una partita importante, uno scontro diretto con una diretta concorrente per la Champions come la Lazio. Bonucci? Le soap opera sono su Canale 5 e io non sono un grande appassionato… Ripeto solo che gli faccio un grosso in bocca al lupo per la sua carriera, dentro e fuori dal campo”.

Juventus – Lazio, le formazioni: Chiesa parte titolare, Sarri col dubbio Guendouzi-Kamada

Meglio pensare al campo e una partita interessantissima, tra due allenatori con filosofie di gioco opposte. Il “risultatista” Allegri, sin qui due vittorie e un pareggio, sembra orientato a confermare la formazione di Empoli, con la sola novità Cambiaso sulla destra. Il suo 3-5-2 vedrà così Szczesny in porta, Gatti, Bremer e Danilo in difesa, Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot e Kostic a centrocampo, Vlahovic e Chiesa in attacco, con Federico pienamente recuperato dopo gli acciacchi che gli hanno fatto saltare la Nazionale. Un solo grande dubbio per Sarri, indeciso tra Guendouzi e Kamada: gli ultimi exit poll danno favorito il francese, ma il giapponese resta in corsa fino all’ultimo. Per il resto tutto confermato, dunque 4-3-3 con Provedel tra i pali, Marusic, Casale, Romagnoli e Hysaj nel reparto arretrato, Cataldi e Luis Alberto in mediana, Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni nel tridente offensivo.

Genoa – Napoli (ore 20.45, Dazn e Sky)

In serata invece sarà la volta del Napoli campione in carica, atteso dall’insidiosa trasferta di Genova. La sconfitta pre-sosta con la Lazio ha aperto qualche crepa sia sull’allenatore, accusato di praticare un calcio meno efficace di quello di Spalletti, che sul mercato, alla luce dello scarso apporto dato dai nuovi, ma è chiaro che i veri esami arrivano ora. Da qui alla prossima sosta, proprio come per tutte le squadre impegnate nelle coppe, ci saranno tanti impegni e gli azzurri mostreranno il loro vero volto. De Laurentiis e i tifosi, ovviamente, si augurano di rivedere il Napoli della scorsa stagione, ma solo il campo dirà se sarà davvero così: il test odierno contro il neo promosso Genoa di Gilardino presenta più di un’insidia, visto che i rossoblù sono già stati capaci di battere la Lazio, per giunta in trasferta.

Garcia: “Ci attende una maratona di 7 partite in 23 giorni, dobbiamo iniziarla bene”

Sette partite in 23 giorni, è come una maratona: dobbiamo iniziare bene e avere tutto il gruppo a disposizione – ha spiegato Garcia -. Ho ritrovato giovedì tutti i giocatori ma molti erano stanchi per poter fare tutto il lavoro normale, avendo viaggiato di notte, quindi abbiamo svolto un solo vero allenamento tutto insieme, sempre facendo attenzione perché alcuni non hanno recuperato al 100%. Ci attende una lunga striscia di partite, dobbiamo mostrare già di aver fatto lavoro importante, ma tanto altro c’è da fare e migliorare, soprattutto nella finalizzazione”.

Genoa – Napoli, le formazioni: Elmas favorito su Raspadori e Lindstrom per sostituire Politano

I dubbi di Garcia riguardano soprattutto l’attacco, alla luce degli acciacchi di Politano, comunque in panchina: il suo posto dovrebbe andare a Elmas, anche se Raspadori e Lindstrom conservano ancora qualche chance. Per il resto pochi dubbi, con il Napoli vestito col suo classico 4-3-3 con Meret in porta, Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Mario Rui in difesa, Anguissa, Lobotka e Zielinski a centrocampo, Elmas, Osimhen e Kvaratskhelia in attacco. Gilardino risponderà con un 4-3-2-1 con Martinez tra i pali, Sabelli, Bani, Dragusin e Vasquez nel reparto arretrato, Strootman, Badelj e Frendrup in mediana, Malinovskyi e Gudmundsson alle spalle dell’unica punta Retegui.

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