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Inter-Milan, è già febbre da derby: meglio Icardi o Higuain?

Il derby della Madonnina di domenica prossima non vale solo per il primato a Milano ma per i piani alti della classifica e per la zona Champions – Il confronto tra i bomber argentini Icardi ed Higuain sarà il cuore della stracittadina

Inter-Milan, è già febbre da derby: meglio Icardi o Higuain?

Chiamatela pure “febbre da derby”. Quella che sale giorno dopo giorno, ora dopo ora, che ti prende lo stomaco prima ancora che la testa, tanto più dopo due settimane di sosta che non hanno fatto altro che aumentarne la portata. Mancano ancora quattro giorni (abbondanti) all’edizione numero 222 di Inter-Milan (191 in campionato) eppure a Milano l’attesa è già altissima, quasi fossimo nell’immediata vigilia e non in una semplice data infrasettimanale. 

Voglia di calcio, certo, ma anche, se non soprattutto, consapevolezza che la stracittadina in questione è di quelle che contano e non solo per mere questioni cittadine. In ballo ci sono punti pesanti per la zona Champions e, cosa ancor più importante, un viatico per le zone nobili della classifica, una sorta di laura, forse permanente, che certifichi la ritrovata grandeur.

La pressione è tanta, tantissima, e di riflesso cade addosso ai due allenatori come nessun altro. Spalletti da una parte, Gattuso dall’altra: chi vince spicca il volo, chi perde si ritrova nella polvere. Sia Luciano che Rino infatti hanno imparato da tempo l’instabilità delle panchine milanesi, e anche se reduci da buonissimi risultati (6 vittorie consecutive per il primo, tre per il secondo) sanno che il derby non si può sbagliare, pena l’azzeramento di ogni giudizio e l’inizio di un nuovo processo, nel quale, ovviamente, toccherebbe loro il ruolo di imputati. 

Allenatori in primo piano dunque, la sfida vera però si giocherà sul campo e lì i protagonisti saranno i giocatori. 

Icardi vs Higuain è tema tanto scontato quanto inevitabile: del resto buona parte degli 80 mila di San Siro verranno proprio per vedere quei due. Attaccanti diversi, sia per età (25 anni il primo, 30 il secondo) che caratteristiche (Mauro più bomber, Gonzalo più tecnico), eppure spesso in contrapposizione, quasi il Dio del calcio si divertisse a metterli l’uno contro l’altro.

I due si sono giocati spesso un posto in Nazionale e la sfida, fino a pochi mesi fa, l’ha sempre vinta Higuain, ora però i ruoli sembrano essersi invertiti e mentre il Pipita sfrutta le soste per lavorare a MilanelloMaurito va in Argentina agli ordini del Ct Scaloni, forse il primo a credere davvero in lui. Seleccìon ma non solo: Icardi poteva essere prima il sostituto di Higuain a Napoli, poi entrare in uno scambio tra Inter e Juve che avrebbe fatto tremare l’Italia intera, invece non è successo nulla e i due finiranno per ritrovarsi sul prato di San Siro a guidare nerazzurri e rossoneri.

A osservarli dal vivo, oltre a 80 mila tifosi, i rispettivi manager delle due proprietà, che come tutti sanno hanno ben poco di milanese. Suning e Elliot eleveranno il derby della Madonnina a una sorta di scontro tra Cina e Usa: la Guerra Fredda è un’altra cosa, per carità, ma di certo non ci sarà spazio per i convenevoli. Ancora pochi giorni, poi sarà Inter-Milan: perderla, in tutti i sensi, sarebbe davvero un peccato imperdonabile.  

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