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Inter ko, Roma super, Milan ok

I giallorossi di Spalletti espugnano San Siro e stendono l’Inter per 3-1 grazie a super Nainggolan, confermandosi l’unica vera antagonista della Juve nella corsa allo scudetto – Il Milan risorge in Emilia e batte il Sassuolo grazie a un discusso rigore di Bacca

Inter ko, Roma super, Milan ok

San Siro è giallorosso. È la Roma a prendersi i 3 punti nella supersfida di San Siro, successo pesantissimo sia per blindare il secondo posto (ora il Napoli è a meno 5 e sabato prossimo ci sarà lo scontro diretto all’Olimpico) che per restare in scia alla Juventus. Lottare per lo scudetto sarà molto difficile, se non altro perché i bianconeri continuano ad avere un ritmo ingiocabile per tutti, i giallorossi però hanno ormai raggiunto una maturità da grande e possono quantomeno provarci fino alla fine.

“Abbiamo fatto un’ottima gara e vinto meritatamente, ci tengo a sottolinearlo viste le polemiche della vigilia – il commento di Spalletti – Ribadisco che era stato fatto un lavoro certosino per creare pressione sull’arbitro, io però in questi discorsi non ci voglio entrare. Loro restano una grande squadra e ci hanno anche creato delle difficoltà, noi però siamo riusciti a gestire le cose al meglio”.

“Io ho semplicemente risposto a una domanda sulla differenza tra i rigori dati a loro e i nostri – ha replicato Pioli – Non c’era nulla di polemico, poi ognuno può interpretare come vuole. Purtroppo questa sconfitta non ci voleva, sapevamo che sarebbe stato difficile ma credo che abbiamo offerto una buona prestazione. Loro sono stati chirurgici nello sfruttare al meglio le occasioni, le grandi giocate sono state decisive”.

Al di là delle polemiche arbitrali (da segnalare un rigore non dato all’Inter per un fallo di Strootman su Eder, però sullo 0-2) i nerazzurri escono forse ridimensionati, eppure non devastati. La sconfitta del Napoli di sabato infatti lascia invariate le distanze in classifica e questo, a 12 giornate dalla fine, consente di mantenere sostanzialmente intatte le speranze Champions. La corsa sarà sugli azzurri, non certo sui giallorossi.

Anche ieri la squadra di Spalletti s’è dimostrata molto più matura, e poi, quando c’è un Nainggolan così, tutto può succedere. Il belga è stato il grande mattatore di San Siro con due splendidi gol dalla distanza (12’ e 56’), prima che Icardi provasse a riaprire la partita con una rete di rapina (81’) e Perotti la chiudesse definitivamente trasformando il rigore concesso per fallo di Medel su Dzeko (85’). La sconfitta dell’Inter accorcia la classifica anche in basso: ora, infatti, la zona Europa League è di nuovo compatta.

Il Milan di Montella s’è riportato a un solo punto di distanza, il tutto grazie alla vittoria di Reggio Emilia contro il Sassuolo, la prima della storia sul campo dei neroverdi. Sul successo rossonero, qui sì, pesa però la prestazione dell’arbitro Calvarese, totalmente inadeguato in quasi tutti gli episodi incriminati.

Ai padroni di casa mancano due rigori (uno su Berardi, l’altro su Politano) mentre quello di Bacca, decisivo ai fini dello 0-1 finale (22’), andava invalidato per via di un goffo errore del colombiano, autore di due tocchi al momento della battuta causa scivolone sul dischetto. Va anche detto che agli emiliani un penalty era stato concesso, per giunta sullo 0-0, ma Berardi, solitamente giustiziere spietato ogni qualvolta incontrava il Milan, l’ha calciato malamente fuori (12’).

“Ci sono stati troppi episodi sfavorevoli, la grande prestazione della mia squadra è stata rovinata – ha attaccato Di Francesco – È inutile parlarne, bisogna essere competenti per fare un determinato lavoro”.

“Sicuramente col Sassuolo non siamo in credito però noi non giochiamo solo contro di loro – ha replicato Montella – Mi chiedo come facciano a trovare il tempo di guardare tutti i nostri episodi, dovrebbero vivere le cose con maggior serenità proprio come faccio io: non cambio mai il mio approccio neanche quando i torti li subisco e vi assicuro che la maggior parte delle volte è stato così”.

Resta comunque una vittoria importante, la terza nelle ultime quattro partite: un buon ruolino di marcia, giusto in tempo per l’inizio della volata finale verso l’Europa.

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