E ora guai a chi si ferma. La sosta per le Nazionali, complici le prestazioni tutt’altro che esaltanti dell’Italia, non ha fatto che aumentare il pathos per ciò che verrà, vale a dire un mese di aprile di fuoco nel quale si deciderà gran parte della stagione, sia in campionato che in Europa. Dallo Scudetto al Napoli (ormai scontato, ma pur sempre affascinante, soprattutto per una festa che si preannuncia indimenticabile) alle assegnazioni dei posti in Champions, passando per la corsa nelle coppe delle italiane, pronte a giocarsi le proprie carte come negli anni d’oro, ci aspetta un periodo ricchissimo di spettacoli e colpi di scena, nel quale si giocherà praticamente tutti i giorni. L’abbuffata comincerà oggi con gli anticipi della 28esima giornata, ovvero Cremonese-Atalanta (ore 15), Inter-Fiorentina (18) e Juventus-Verona (20.45), tutti importantissimi sia in chiave Champions che salvezza.
Inter – Fiorentina (ore 18, DAZN)
Riflettori subito accesi su San Siro, dove i nerazzurri cercano 3 punti fondamentali per difendere la zona europea. La sconfitta con la Juve, annacquata dalle polemiche arbitrali, ha fatto perdere il secondo posto, oltre che una ghiotta possibilità di staccare Milan, Roma e gli stessi bianconeri, su cui pende l’incertezza dei vari processi sportivi: se il Collegio di Garanzia del Coni, il prossimo 19 aprile, dovesse restituire i 15 punti di penalizzazione, ecco che Allegri sarebbe virtualmente secondo, con conseguenze piuttosto complicate per tutte le concorrenti, Inter compresa. Urge cambiare passo per non dover dipendere da nessuno, tanto più che in questo mese si giocheranno anche Champions League e Coppa Italia e arrivarci zoppicando in campionato non aiuterebbe di certo. La corsa comincia oggi contro la Fiorentina di Italiano, rinata nell’ultimo periodo che l’ha vista ottenere ben 7 vittorie consecutive tra Serie A e Conference: non proprio un cliente facile, insomma, ma l’Inter di Inzaghi, Juventus a parte, ha dimostrato di saper far bene contro le grandi, perdendo la maggioranza dei punti contro le medio-piccole.
Inzaghi avvisa i suoi: “La Fiorentina è in grande forma, servirà la nostra versione migliore”
“Arriviamo con tantissima voglia di fare bene davanti al nostro pubblico – ha spiegato Inzaghi -. Troviamo una squadra in forma e motivata, che sta andando bene in Europa e in Coppa Italia, stanno facendo grandi cose, soprattutto negli ultimi tempi: servirà la migliore Inter. Sappiamo che troveremo avversario di valore e in salute, con giocatori che stanno bene in ogni posizione del campo, sarà molto importante avere le giuste motivazioni, fare una corsa in più per il compagno, essere consapevoli della forza del nostro avversario. Purtroppo abbiamo perso qualche giocatore importante, ma è inutile pensare al passato: ciò che conta di più è la partita con la Fiorentina”.
Inter – Fiorentina, le formazioni: Inzaghi senza Calhanoglu, Skriniar e Dimarco
La sosta è servita per recuperare Bastoni e Gosens, mentre Skriniar e Dimarco restano ai box. Il problema più grosso però è l’infortunio di Calhanoglu, fermatosi durante Turchia-Croazia per una distrazione muscolare all’adduttore: il turco salterà sicuramente Fiorentina, Juventus in Coppa Italia e Salernitana, con la speranza di rientrare per la sfida di Champions col Benfica. Inzaghi dovrà così fare a meno di uno dei suoi fedelissimi, oltre che di uno dei giocatori migliori della rosa: al suo posto ci sarà Brozovic, nella speranza che la condizione sia decisamente migliore di quella pre-sosta. A San Siro vedremo un 3-5-2 con Onana in porta, Darmian, Acerbi e Bastoni in difesa, Dumfries, Barella, Brozovic, Mkhitaryan e Gosens a centrocampo, Lukaku e Correa in attacco. Italiano risponderà con il consueto 4-3-3 con Terracciano tra i pali, Dodò, Milenkovic, Igor e Biraghi nel reparto arretrato, Bonaventura, Amrabat e Mandragora in mediana, Ikoné, Cabral e Saponara nel tridente offensivo.
Juventus – Verona (ore 20.45, DAZN e Sky)
In serata le attenzioni si sposteranno sullo Stadium, dove la Juventus di Allegri ospiterà il Verona di Zaffaroni. Partita che sembrerebbe abbastanza scontata, sia per il valore delle squadre che per i rispettivi stati di forma: se i bianconeri sono reduci da quattro vittorie consecutive tra campionato e coppe, infatti, i veneti non raccolgono i 3 punti dal 13 febbraio scorso. Ma le gare dopo la sosta, si sa, nascondono spesso insidie per le big, alla luce dei tanti nazionali in giro per il mondo, inoltre la testa, seppur inconsciamente, potrebbe essere già rivolta alla sfida contro l’Inter di martedì. A complicare ulteriormente la vigilia, poi, le voci sul secondo filone dell’inchiesta Prisma, che parlano di una probabile penalizzazione per la vicenda stipendi, a prescindere da ciò che accadrà il 19 aprile nel ricorso sulla prima sentenza. Ma la Juve convive con questa incertezza da mesi e ha saputo farlo piuttosto bene, come dimostra una classifica che la vede a soli 7 punti dal quarto posto, oltre che un cammino importante sia in Europa League che in Coppa Italia. Un successo contro il Verona, complice la trasferta complicata del Milan a Napoli, potrebbe accorciare ulteriormente la classifica, dunque va ottenuto a tutti i costi, altrimenti i rimpianti rischierebbero di essere davvero grossi.
La ricetta di Allegri: “Vinciamo il più possibile, affinché maggio sia un mese meraviglioso”
“Bisogna concentrarsi di partita in partita, bisogna cercare di vincere per riprendere il cammino nel migliore dei modi – il pensiero di Allegri -. Poi dopo il Verona penseremo all’Inter, non possiamo distinguere le tre competizioni. Per ora non abbiamo fatto niente, abbiamo il mese di aprile che è molto importante, che potrebbe portarci a maggio nelle finali delle coppe. Il nostro obiettivo è consolidare il secondo posto sul campo che ci siamo conquistati e migliorare i punti dell’anno scorso. Ci aspetta una gara pericolosa, quindi bisogna mettersi al pari loro dal punto di vista fisico: dobbiamo switchare dopo Milano e avere nuovi obiettivi”.
Juventus – Verona, le formazioni: Chiesa e Pogba non convocati, Di Maria in panchina
Allegri deve rinunciare nuovamente a Chiesa e Pogba, entrambi ai box (sul francese non ci sono nemmeno ipotesi di recupero), oltre che agli squalificati Rabiot e Paredes. Di contro, però, ci sono i rientri di Milik, Miretti, Alex Sandro e Di Maria, anche se quest’ultimo solo dalla panchina: ad annunciarlo è stato lo stesso tecnico in conferenza, preannunciando un ingresso a gara in corso. Tutto ok anche per Kostic, il cui infortunio con la Serbia si è rivelato di poco conto: l’esterno, sin qui vero e proprio stakanovista della rosa, sarà regolarmente in campo. Il 3-5-2 bianconero vedrà così Szczesny in porta, Gatti, Bremer e Danilo in difesa, De Sciglio, Fagioli, Locatelli, Barrenechea e Kostic a centrocampo, Kean e Vlahovic in attacco. Missione complicatissima per il Verona, che ci proverà con un 3-4-2-1 con Montipò tra i pali, Dawidowicz, Hien e Magnani nel reparto arretrato, Faraoni, Tameze, Duda e Depaoli in mediana, Ngonge e Lasagna alle spalle dell’unica punta Gaich.