Il faccia a faccia decisivo. Inter e Juventus si apprestano a giocarsi il quarto derby d’Italia della stagione, con la consapevolezza che questo è sicuramente il più importante. In palio, infatti, c’è la finale di Coppa Italia con la vincente di Fiorentina-Cremonese (viola in netto vantaggio dopo il 2-0 dell’andata), dunque un trofeo da giocarsi nel cielo di Roma, che acquisisce ancor più valore dopo aver eliminato una rivale storica.
Inter – Juventus (ore 21, Canale 5)
Il discorso, ovviamente, vale per entrambe, tanto più che a Torino, lo scorso 4 aprile, finì 1-1, lasciando tutto apertissimo in vista del ritorno. Fu una serata carica di tensione e polemiche, sfociate nella brutta vicenda che ha riguardato Lukaku, espulso dopo aver reagito contro alcuni insulti razzisti: il belga, come tutti sanno, ha però ottenuto la grazia dal presidente Gravina, dunque sarà regolarmente in campo, mentre lo stesso (per fortuna) non si può dire per i 171 tifosi identificati dalla Digos, che sono stati denunciati e daspati. Oltre a questo però ci furono pure diverse discussioni arbitrali, immancabili nelle sfide tra Inter e Juventus, il che ci porta a parlare della gara odierna, equilibrata e impronosticabile come mai prima d’ora. I nerazzurri sono reduci dalla vittoria di Empoli mentre i bianconeri hanno incassato la terza sconfitta consecutiva in campionato contro il Napoli, ma questo significa poco: i tre precedenti stagionali, del resto, hanno visto Allegri prevalere due volte e mezza, considerando che all’andata Inzaghi ha evitato il Ko solo in pieno recupero. Sia Inter che Juve, inoltre, stanno sbagliando pochissimo nelle coppe, anche se questa sera, per ovvi motivi, solo una delle due potrà festeggiare, mentre l’altra sarà costretta a leccarsi le ferite. Prevedere con certezza che partita sarà è pressoché impossibile, ma è chiaro che le caratteristiche delle squadre sono ormai note e difficilmente cambieranno proprio oggi: Inzaghi predilige un calcio più manovrato, Allegri invece ama difendere basso e ripartire, per poi colpire al momento giusto. La tipologia della sfida, comunque, farebbe pensare a una gara abbastanza chiusa, almeno all’inizio, per poi salire di tono strada facendo, ma in un derby d’Italia così importante è meglio non dare nulla per scontato.
Allegri ci crede: “Vogliamo la finale e in futuro bisogna tornare a vincere”
Sia Inzaghi che Allegri si giocano molto, ma il bianconero, a differenza del collega, non si è sottratto alla conferenza stampa della vigilia, mostrando, almeno dal punto di vista della comunicazione, una maggior serenità. “È sempre Inter-Juve, una bellissima partita con in palio la finale di Coppa, faremo di tutto per andare in finale – ha spiegato il tecnico livornese -. Tutti gli anni lavoriamo per i trofei e penso che stiamo facendo un buon lavoro, abbiamo inserito tanti giovani. Noi dobbiamo pensare a finire bene il campionato e arrivare alle due finali che non è facile, però bisogna avere le idee chiare sulla prossima stagione. La Juventus deve programmare il futuro, sapendo che bisogna tornare a vincere e ci metteremo sicuramente tutto l’impegno possibile. La formazione? Ho qualche dubbio in difesa, mentre in attacco saremo senza Kean e, quasi sicuramente, Vlahovic: ha avuto una distorsione alla caviglia, difficile possa recuperare”.
Inter – Juventus, le formazioni: Inzaghi con il dubbio Dzeko-Lukaku, Allegri senza Vlahovic
Inzaghi si porterà un paio di dubbi di formazione fino a oggi pomeriggio, vale a dire il regista di centrocampo e il partner di Lautaro in attacco. Calhanoglu è favorito su Brozovic, mentre Dzeko e Lukaku si giocano una maglia quasi alla pari, anche se il bosniaco potrebbe essere leggermente in vantaggio, considerando pure che domenica ci sarà la sfida con la Lazio. Il 3-5-2 nerazzurro dovrebbe vedere così Onana in porta (Handanovic, titolare di Coppa, è squalificato), Darmian, Acerbi e Bastoni in difesa, Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan e Dimarco a centrocampo, Lautaro e Dzeko in attacco. Più complicato prevedere le scelte di Allegri, anche se davanti, alla luce delle assenze di Vlahovic e Kean, non ci sono più molte opzioni. Nel 3-5-1-1 bianconero agiranno Perin tra i pali, Danilo, Bremer e Alex Sandro nel reparto arretrato, De Sciglio (Cuadrado è squalificato), Miretti, Locatelli, Rabiot e Kostic (ma occhio a Iling Junior) in mediana, Di Maria a supporto dell’unica punta Milik.