L’Inter è ufficialmente in crisi. La sconfitta casalinga col Parma, per quanto figlia di episodi, costringe i nerazzurri a fare i conti con il primo momento d’emergenza della stagione. I soli 4 punti raccolti in altrettante partite con Sassuolo, Torino, Bologna e, appunto, Parma rappresentano un bilancio gravemente insufficiente, come del resto si evince guardando la classifica. Le big hanno l’occasione di scappare e la zona Champions, obiettivo minimo della stagione, rischia di allontanarsi in maniera del tutto ingiustificata. Quella con il Parma doveva essere la partita ideale per rilanciarsi e preparare al meglio il debutto europeo di martedì, invece s’è trasformata in una trappola vera e propria e ora gli strascichi potrebbero essere molto pesanti. “Siamo l’Inter, è chiaro che diventa difficile trovare delle scuse – l’analisi di Spalletti. – Dobbiamo fare di più, io per primo ho delle responsabilità. Fino al loro gol siamo stati bravi, purtroppo poi ci siamo insabbiati perché non siamo stati né precisi né fortunati. C’era anche un rigore clamoroso per noi, dalle immagini si vede chiaramente, qualcosa ci si è messo un po’ di traverso…”. Effettivamente è proprio così, del resto il copione del secondo tempo parla chiaro: al 59’ Dimarco salva un pallone sulla line a Sepe battuto con il braccio, il Var lo reputa involontario e lascia proseguire. Da un possibile rigore procurato con espulsione annessa a man of the match: già, perché 20’ più tardi è proprio lui a spedire la palla alle spalle di un attonito Handanovic con un sinistro spettacolare, per il più clamoroso dei risultati. Del tracollo nerazzurro proveranno ad approfittare un po’ tutti, a cominciare da Milan e Roma, le concorrenti per eccellenza per la zona Champions. I primi a scendere in campo saranno i giallorossi di Di Francesco, impegnati nel lunch match (ore 12.30) all’Olimpico contro il Chievo. Partita delicata questa: la sconfitta pre-sosta di Milano, infatti, ha innervosito non poco l’ambiente e qualsiasi risultato diverso dalla vittoria verrebbe accolto in maniera più che negativa. “E’ la prima gara di un ciclo importantissimo – ha ammesso il tecnico giallorosso. – Dobbiamo recuperare terreno ma ne abbiamo la possibilità, a patto di ritrovare determinazione e cattiveria. Sicuramente avremmo voluto avere qualche punto in più ma siamo ancora in tempo per riprenderci”. Per farlo Di Francesco si affiderà a un 4-3-3 con Olsen in porta, Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov in difesa, Cristante, Nzonzi e Pellegrini a centrocampo, Under, Dzeko ed El Shaarawy in attacco.
D’Anna, dopo la mazzata ricevuta in settimana (Chievo penalizzato di 3 punti e dunque a quota -2 in classifica), proverà il colpaccio con un 4-3-2-1 con Sorrentino tra i pali, Cacciatore, Tomovic, Bani e Barba nel reparto arretrato, Rigoni, Radovanovic ed Hetemaj in mediana, Birsa e Giaccherini a supporto dell’unica punta Stepinski. In serata invece sarà la volta del Milan, chiamato a confermare i progressi di due settimane fa sull’insidioso campo del Cagliari (ore 20.30). Partita che ha tutta l’aria di essere uno spartiacque: vincere vorrebbe dire lanciarsi prepotentemente verso un campionato di vertice, il resto aprirebbe solo processi e polemiche. “Il filo è sottile, tutte le squadre possono metterti in difficoltà – ha sospirato Gattuso. – Il Cagliari è un avversario complicato, inoltre le gare post sosta sono sempre difficili. Noi però dobbiamo solo pensare a noi stessi e restare lucidi, voglio vedere se abbiamo imparato a soffrire”. Esame importante insomma, da non sbagliare per nessun motivo. Il tecnico rossonero confermerà il 4-3-3 già visto con Napoli e Roma, seppur con qualche modifica. In difesa, davanti alla porta di Donnarumma, spazio a Calabria, Musacchio (favorito su Caldara), Romagnoli e Laxalt, quest’ultimo preferito a Rodriguez, a centrocampo linea a 3 con Kessie, Biglia e Bonaventura, in attacco tridente-tipo composto da Suso, Higuain e Calhanoglu. Maran, reduce dalla bellissima vittoria di Bergamo, proverà un altro scalpo eccellente affidandosi al 4-3-1-2 con Cragno tra i pali, Srna, Romagna, Klavan e Padoin nel reparto arretrato, Castro, Bradaric e Barella in mediana, Ionita sulla trequarti a supporto della coppia offensiva Sau-Pavoletti.