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Inter-Fiorentina, l’anticipo che vale l’alta classifica

Stasera a San Siro sia i nerazzurri che i gigliati dell’ex Pioli vogliono bissare le recenti vittorie: chi vince conquista (nel caso dell’Inter) o consolida (nel caso della Fiorentina) un posto ai vertici della classifica

Inter-Fiorentina, l’anticipo che vale l’alta classifica

È di nuovo campionato. Neanche il tempo di archiviare la quinta giornata ed è già ora di pensare alla sesta, in programma tra stasera, domani e giovedì. Un turno infrasettimanale importante, che avrà il suo clou proprio nell’anticipo odierno di San Siro tra Inter e Fiorentina (ore 21).

Match d’alta quota, tra chi si sta riprendendo un posto nella parte che conta della classifica e chi, a sorpresa, lo occupa sin dall’inizio del campionato. Entrambe le squadre arrivano da due vittorie convincenti, seppur molto diverse tra loro: comoda e mai in discussione quella dei viola sulla Spal, vibrante e al fotofinish quella dei nerazzurri sul campo della Samp.

“Vogliamo fare altri punti e mettere a posto la classifica ma non sarà facile – l’analisi di Spalletti – La Fiorentina è una buonissima squadra, in più ha un bravo allenatore come Pioli che conosco bene e uno come Chiesa che sa spaccare tutte le tattiche. Anche noi però abbiamo queste cose, oltre a uno stadio pieno e a giocatori di alta qualità”.

Inutile dire che una vittoria, per l’Inter, avrebbe un grande valore. Le cose, già sistemate dopo i successi con Tottenham e Sampdoria, tornerebbero definitivamente a posto e la squadra, forse, troverebbe la definitiva consacrazione per puntare al vertice. Ma come detto da Spalletti non sarà facile, perché di fronte ci sarà la Fiorentina rivelazione, almeno sin qui, del campionato.

“Siamo contenti ma non abbiamo ancora fatto niente – ha glissato Pioli – Ora siamo diventati squadra, andremo a Milano per giocarcela e dare il massimo, pur sapendo che di fronte troveremo un’Inter costruita per fare la Champions e avvicinarsi alla Juve”.

Sulla carta è una partita aperta, nella quale i dettagli potrebbero fare la differenza. Tra questi c’è sicuramente il turnover, inevitabile in un periodo così fitto di impegni, che gli allenatori dovranno manovrare al meglio.

Spalletti, costretto in tribuna dopo l’espulsione di Marassi (“sono molto dispiaciuto per questa decisione” il suo commento), sembra orientato su un 4-2-3-1 con Handanovic in porta, D’Ambrosio, De Vrij, Skriniar e Asamoah in difesa, Vecino e Gagliardini a centrocampo, Politano, Nainggolan e Perisic a supporto dell’unica punta Icardi.

Pioli invece dovrebbe rispondere con un 4-3-3 con Lafont tra i pali, Milenkovic, Pezzella, Hugo e Biraghi nel reparto arretrato, Benassi, Veretout e Gerson in mediana, Chiesa, Simeone e Pjaca in attacco.

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