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Inter e Roma pensano in grande ma occhio a Sassuolo e Toro

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“Siamo più forti rispetto all’anno scorso, volevamo avere questa bicicletta, ora dobbiamo pedalarla bene”. Non usa giri di parole Luciano Spalletti nella prima conferenza stampa della stagione, quella che precede il debutto in campionato contro il Sassuolo. Le sue richieste sono state esaudite, e l’Inter si presenta ai nastri di partenza con tutte le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista: “Abbiamo fatto tutto quello che c’era da fare. Possiamo andare a tentare di vincere contro qualsiasi avversario”. 

Non può più nascondersi, perché il mercato nerazzurro è stato importante e molto ben fatto. Ai parametri zero di lusso De Vrij e Asamoah, si sono aggiunti giocatori del calibro di Nainggolan, Vrsaljko, Politano, Keita e Lautaro Martinez. Una rosa che ha fatto un evidente passo in avanti, e che si candita come prima antagonista della corazzata Juventus: “A meno che non si voglia dare lo scudetto alla Juve già oggi senza giocare – ha detto Spalletti -, ci sarà da lottare, ci sono squadre che possono provare a lottare per lo scudetto. Ci siamo rinforzati tutti, anzi, farei i complimenti per il colpo di coda delle società che hanno fatto ritornare giocatori e allenatori importanti, e penso ad Ancelotti. La Juve è la più forte di tutte, poi ci sono cinque squadre che possono contenderglielo fino all’ultimo. Noi siamo tra queste cinque: Inter, Roma, Napoli, Lazio e Milan”. 

Spalletti non può e non vuole porsi dei limiti e ha le idee ben chiare (“Andare a posizionarci bene in Europa, vincere più partite possibili in campionato, rimanere in Champions, possibilmente offrire un buono spettacolo sia per i risultati che per il comportamento. E poi vedere di volta in volta come si sviluppano le cose”), puntando il suo gettone non sullo scontato Icardi, i cui gol saranno comunque determinanti, ma su Brozovic: “A parte quelli nuovi che mi incuriosiscono molto, quello che nella seconda parte del campionato ha determinato molte cose è stato Brozovic e voglio che riparta da lì. Mi aspetto di vederlo così, leader e uomo squadra, capace di capire che quello è il settore di campo dove fa la differenza”. 

Manca qualcosa? Forse “qualcuno”, ovvero quel centrocampista seguito per tutta l’estate e mai arrivato. Dopo Dembelè e Vidal il sogno è diventato Modric, blindato dal Real. Spalletti ha preferito riderci su: “Modric? Non è convocato…”. Contro il Sassuolo l’Inter dovrebbe presentarsi con il 4-2-31: coppia centrale Miranda-De Vrij, Vecino e Brozovic davanti alla difesa, Politano, Lautaro Martinez e Asamoah dietro Icardi. 

La Roma debutterà in trasferta contro il Torino di Mazzarri, impegno difficile e rischioso. Di Francesco si è detto soddisfatto del mercato (“Abbiamo preso tanti giocatori di qualità. Per quanto riguarda Alisson, non è facile sostituirlo. Organico migliore dell’anno scorso? Lo vedremo col tempo, dirlo adesso sarebbe inopportuno. Sono andati via giocatori importanti, sono saltati giocatori che avremmo voluto, ma sono soddisfatto”), ma crede fortemente nella sua squadra e nella voglia dei suoi giocatori di ripetere la bella cavalcata della scorsa stagione: “Sono cambiate tante cose, sono cresciute consapevolezze e un’idea di gioco – ha spiegato l’allenatore -. Vogliamo partire benissimo in una trasferta insidiosa come quella di Torino”. 

Qualche dubbio di formazione ancora c’è (“Perotti è indisponibile per un problema alla caviglia, Nzonzi si è allenato una volta con la squadra e non sarà convocato, ha bisogno di rimettersi in condizione. Pastore e Cristante potrebbero essere entrambi del match”), ma non in attacco, dove Dzeko è pronto alla sfida a distanza con il bomber granata Belotti per una sfida nella sfida a suon di gol: “Edin ha esperienza in più, ma caratteristiche totalmente differenti – ha spiegato il tecnico giallorosso -. E’più qualitativo dal punto di vista del gioco, non credo che siano attaccanti paragonabili. Belotti mi piace tantissimo anche per il lavoro che fa per la squadra”.

In porta debutterà Olsen, a centrocampo probabile l’utilizzo di De Rossi al posto di Nzonzi, con Strootman e Pastore esterni. Il tridente d’attacco sarà formato da Under a destra, Kluivert a sinistra e Dzeko punta centrale.   

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