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Inter e Napoli, giù la maschera

Real Madrid

Finalmente si ricomincia! Archiviata la (triste) sosta per le nazionali è tempo di tornare a pensare al campionato, pronto a entrare nel vivo dopo l’assaggio di agosto. Sono Inter e Napoli ad aprire la quarta giornata, una a San Siro contro il Parma (ore 15), l’altra al San Paolo con la Fiorentina (18). Impegni molto diversi, almeno sulla carta: se la squadra di D’Aversa, che pure era riuscita a mettere in difficoltà la Juventus, non dovrebbe costituire un grosso ostacolo per Spalletti, quella di Pioli invece promette di dare battaglia a un Ancelotti costretto a vincere, pena ritrovarsi ufficialmente in crisi. Anche i nerazzurri comunque non possono sbagliare, altrimenti la classifica potrebbe iniziare a complicarsi non poco. Insomma, Inter e Napoli devono dare il massimo e non pensare alla Champions che sta per arrivare, se no saranno guai.

Non possiamo permetterci di lasciare altri punti per strada – il monito di Spalletti.  Prima di pensare al Tottenham c’è una partita da vincere, e pure in modo convincente. Dobbiamo giocare un buon calcio, con personalità, facendo vedere di aver intrapreso quel tragitto che bisogna fare per essere una squadra forte. Occhio però, il Parma è veloce, serviranno equilibrio e perfezione”. La testa al campionato dunque, seppur tenendo in considerazione l’imminente impegno col Tottenham. Il tecnico nerazzurro non può non tenerne conto, oltretutto le nazionali gli hanno consegnato un Vrsaljko acciaccato (ma ci sarà) e poi c’è sempre la convalescenza di Icardi, reduce da un problema al ginocchio che dovrebbe sconsigliarne l’utilizzo dal primo minuto. Con Lautaro Martinez ai box il quadro è completo, dunque Spalletti sarà costretto a ruotare un po’ gli uominiIl suo 4-2-3-1 vedrà Handanovic in porta, D’Ambrosio, De Vrij, Skriniar e Asamoah in difesa, Gagliardini e Brozovic a centrocampo, Politano, Nainggolan e Perisic sulla trequarti, Keita in attacco. D’Aversa risponderà con un 4-3-3 con Sepe tra i pali, Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo e Gobbi nel reparto arretrato, Rigoni, Stulac e Barillà in mediana, Gervinho, Inglese e Di Gaudio nel tridente offensivo.

Subito dopo il match di San Siro i riflettori si sposteranno sul San Paolo, dove Napoli e Fiorentina si scontreranno per quella che, sulla carta, sembra essere la sfida più interessante del weekend. I viola sin qui hanno fatto molto bene, gli azzurri invece sono reduci dalla batosta di Genova e non possono permettersi un altro passo falso: gli ingredienti per una grande partita, insomma, ci sono tutti. “Abbiamo preso tanti gol, dobbiamo aumentare l’attenzione sui dettagli – ha ammesso Ancelotti. – Voglio che i ragazzi non si dimentichino il buono fatto con Sarri, specialmente in fase difensiva, è un bene prezioso da conservare, anche se poi, piano piano, costruiremo un gioco più verticale. Dovremo fare attenzione alla Fiorentina, ha giocatori bravi e pericolosi ma noi dobbiamo concentrarci su quello che sappiamo fare”. E allora spazio al classico 4-3-3 con Ospina in porta, HysajAlbiolKoulibaly e Mario Rui in difesa, Allan, Hamsik e Zielinski a centrocampo, Callejon, Milik e Insigne in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Pioli, che risponderà con Dragowski tra i pali, MilenkovicPezzella, Hugo e Biraghi nel reparto arretrato, BenassiVeretout e Gerson in mediana, Chiesa, Simeone ed Eysseric nel tridente offensivo.  

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