Genova attacca, Milano deve rispondere. La domenica di campionato propone una curiosa sfida incrociata tra le squadre del capoluogo ligure e quelle dell’omonimo lombardo, il tutto con l’aggiunta di quel pizzico di pressione che cresce giornata dopo giornata, inevitabilmente. Già, perché più passa il tempo e più i punti diventano pesanti, inoltre gli anticipi hanno confermato come là davanti si corra senza sosta e dunque non esista margine d’errore.
Sarà il Milan a inaugurare per primo la sfida incrociata con Genova: all’ora di pranzo (12.30) i rossoneri faranno visita alla Sampdoria di Giampaolo in un Marassi che si preannuncia infuocato. Esame importantissimo questo per la squadra di Montella, che dopo aver fragorosamente toppato con la Lazio non può fallire anche alla seconda “chiamata” difficile. Massimo rispetto per Udinese e Spal, ci mancherebbe, ma i blucerchiati, specialmente a casa loro, corrispondono a un coefficiente molto più alto. “Partita estremamente difficile e complicata, la Sampdoria è forte sul piano tattico – l’analisi di Montella. – Dovremo essere veloci ed organizzati, servirà anche lucidità mentale. E’ importante alzare l’asticella. Le prossime 10 sono tutte partite importanti in cui incontreremo squadre di vertice.?Questa è la prima del ciclo, una delle più complicate. La squadra è carica e motivata, anche la classifica è abbastanza soddisfacente. Ci auguravamo un simile inizio, con tanti nuovi è sempre difficile trovare subito i risultati”. Il tempo però è tiranno, specialmente per chi, in estate, ha speso oltre 200 milioni sul mercato. Il tecnico rossonero sa bene che un passo falso odierno sarebbe molto pesante e cercherà di evitarlo affidandosi all’ormai consolidato 3-5-2, seppur con qualche variazione rispetto a mercoledì. Le novità più importanti sono Borini esterno destro (mancano sia Abate che Calabria per infortuni), Bonaventura mezzala e Suso seconda punta, per il resto tutto confermato con Donnarumma in porta, Musacchio, Bonucci e Romagnoli in difesa, Kessie, Biglia e Rodriguez a centrocampo, Kalinic in attacco. 4-3-1-2 d’ordinanza invece per Giampaolo, che risponderà con Puggioni tra i pali, Bereszynski, Silvestre, Regini e Strinic nel reparto arretrato, Barreto, Torreira e Praet in mediana, Ramirez sulla trequarti a supporto della coppia offensiva Zapata-Quagliarella.
Finito il Milan, toccherà all’Inter sfidare l’altra metà di Genova, ovvero i rossoblu di Juric (ore 15). Impegno più agevole, almeno sulla carta, per quanto le ultime prestazioni dei nerazzurri contro Crotone e, soprattutto, Bologna, inducano a tenere le antenne ben dritte. Sono arrivati 4 punti, è vero, ma sotto il profilo del gioco si è tornati indietro rispetto alle prime uscite: fattore che Spalletti vuole immediatamente correggere per riprendere a marciare nella giusta direzione. “Dopo Bologna non siamo contenti, conosco i miei calciatori e so che sono i primi a essere dispiaciuti. So che daranno qualcosa di più, li vedo stimolati, il pubblico ha capito il nostro dispiacere, i tifosi tornano in massa. E’ uno stimolo in più, è un qualcosa che ci carica, la reazione ci sarà, faremo qualcosa di diverso da quello che abbiamo fatto martedì”. A colpire in negativo è stata la mollezza sia in fase offensiva che difensiva, tanto che a molti l’Inter del Dall’Ara ha ricordato quella dello scorso anno. La rotta, insomma, va corretta già a partire da oggi e Spalletti, non a caso, ha intenzione di proporre qualche modifica rispetto all’undici visto in settimana. Il modulo sarà sempre il 4-2-3-1 ma con un Brozovic in più e un Joao Mario in meno, per il resto possibile turno di riposo per Borja Valero e rientro da titolare di Dalbert, che assieme a D’Ambrosio, Skriniar e Miranda comporrà il quartetto a difesa di Handanovic. A centrocampo coppia Gagliardini-Vecino, sulla trequarti terzetto Candreva-Brozovic-Perisic, in attacco il solito Icardi, voglioso di bissare il gol di Bologna, magari con una prestazione più convincente. Juric tenterà di fermare l’onda nerazzurra affidandosi a un 3-4-2-1 con Perin tra i pali, Biraschi, Rossettini e Zukanovic nel reparto arretrato, Rosi, Veloso, Cofie e Laxalt in mediana, Pandev e Taarabt dietro all’unica punta Pellegri.