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Inter e Lazio in corsa per la Champions, Milan e Atalanta risorgono, la Juve trema per la giustizia sportiva

Napoli-Inter e Udinese-Lazio animano la domenica e la corsa alla Champions – Il Milan ritrova la vittoria – L’Atalanta non molla – La Juve aspetta con ansia il verdetto della giustizia sportiva

Inter e Lazio in corsa per la Champions, Milan e Atalanta risorgono, la Juve trema per la giustizia sportiva

Il Milan ritrova gol e vittoria, l’Atalanta non molla. I risultati degli anticipi scuotono la corsa all’Europa, in attesa delle risposte delle concorrenti: oggi toccherà a Inter e Lazio, domani a Juventus e Roma. La classifica resta corta, con la variabile tutt’altro che secondaria della giustizia sportiva, prossima a sentenziare sul caso plusvalenze dei bianconeri. A 180 minuti dalla fine, insomma, può succedere di tutto, per giunta con un margine d’errore sempre più basso che rende tutto ancora più incerto e interessante.

Milan – Sampdoria 5-1, Pioli: “Una vittoria che ci darà slancio per il finale”

Il Milan aveva un bisogno enorme di vincere, sia per la classifica che per il morale. Ci è riuscito grazie a una bella prestazione, agevolata però da una Sampdoria in totale disarmo, che ha permesso ai rossoneri di ritrovare gol, spettacolo e fiducia in sé stessi. Mattatori della serata Giroud (tripletta), Leao (gol, assist e rigore procurato) e Diaz (un gol e due assist), a testimoniare, se ancora ce ne fosse bisogno, che il Milan dei titolari è una cosa, quello delle seconde linee un’altra. La paura di fallire contro i blucerchiati è durata esattamente i tre minuti passati tra il gol di Quagliarella (20’) e il primo di Giroud (23’), a ribadire un vantaggio che sembrava in ghiaccio già dopo l’1-0 di Leao (9’). I fantasmi sono definitivamente svaniti al 29’ quando il francese ha trovato il 3-1 su rigore, dopodiché il match s’è trasformato in una sorta di allenamento, impreziosito però dai 72 mila di San Siro. Diaz ha firmato il poker a inizio ripresa finalizzando una splendida azione sull’asse Leao-Tonali (63’), Giroud ha chiuso i giochi con la zampata del 5-1 (68’), permettendo così a Pioli di dare il via alla girandola di cambi finale.

“È stato un bene giocare subito perché dovevamo smaltire la delusione di Coppa, abbiamo giocato bene e questo ci dà fiducia per le ultime due partite di campionato – ha spiegato il tecnico rossonero -. Siamo andati oltre le previsioni in Champions League, ma in campionato siamo stati troppo poco continui. Il nostro limite e non aver vinto molte partite contro squadre più affrontabili, ora pensiamo alla Juventus. Noi vogliamo essere competitivi sia in Italia che in Europa, quest’anno ci siamo riusciti meno ma sono orgoglioso di quanto stiamo facendo. Impareremo più da questa stagione rispetto a quella dello scudetto, se abbiamo commesso degli errori quest’anno – e lo abbiamo fatto – ne faremo meno il prossimo”.

Atalanta – Verona 3-1, Gasperini: “Raggiungere l’Europa quest’anno sarebbe davvero straordinario”

Vittoria importantissima anche per l’Atalanta, che batte il Verona in rimonta e si porta al sesto posto in classifica, seppur in attesa della Roma. Non è stata una passeggiata, perché l’Hellas se l’è giocata molto più di quanto non dica il risultato finale, oltretutto rischiando di riaprire la partita (pali di Sulemana e Gaich) in un finale che sarebbe diventato bollente, ma il successo è meritato e rende la corsa Europa ancora più aperta. Decisivi, dopo il vantaggio iniziale di Lazovic (11’), i gol di Zappacosta (22’), Pasalic (53’, papera clamorosa di Montipò) e Hojlund (62’), a certificare così una rimonta importante, sia dal punto di vista tecnico che caratteriale.

“Ringrazio davvero i giocatori, aver fatto 61 punti è un traguardo straordinario – l’analisi di Gasperini -. In questa stagione ci sono state tante esigenze, tanti traguardi richiesti forse esagerati, ma questa è una squadra che è sempre riuscita a competere con le big, è al sesto posto e speriamo di andare in Europa. Riuscire a raggiungere l’Europa quest’anno sarebbe un traguardo superiore a tutte le altre stagioni, a me è mancata molto dopo 5 anni consecutivi, come a tutto l’ambiente”.

Napoli – Inter (ore 18, Dazn)

Archiviate le sfide del sabato è tempo di concentrarsi su quelle odierne, con un occhio di riguardo per Napoli-Inter. Al Maradona va in scena un match “depotenziato” dallo Scudetto azzurro, ormai raggiunto da tempo, eppure sempre affascinante: di fronte, del resto, si troveranno la squadra campione d’Italia e una finalista di Champions League. E’ chiaro che siano i nerazzurri ad avere gli stimoli maggiori, alla luce di un piazzamento Champions ancora da conquistare (anche se molto vicino), ma anche il Napoli ha i suoi buoni motivi per fare bella figura. Lo stadio pieno e la recente sconfitta di Monza, infatti, dovrebbero risvegliare gli azzurri, per quanto l’ambiente, più che al campo, stia pensando soprattutto a ciò che succede fuori. Spalletti, al di là delle smentite di rito, ha ormai deciso di cambiare aria e De Laurentiis si è già mosso incontrando personalmente Thiago Motta, che potrebbe arrivare da Bologna assieme a Sartori, a sua volta erede designato di Giuntoli. Il Napoli dello Scudetto, insomma, rischia di cambiare pelle ancor prima di aver finito il campionato, in attesa di un mercato che potrebbe portare via anche Osimhen e Kim. Clima decisamente più sereno in casa Inter, dove ci si gode ancora la conquista della finale di Champions. Qualche nuvola, a dire il vero, è arrivata dopo la decisione della Lega di far giocare il match con l’Atalanta sabato 27 maggio, a sole 72 ore dalla finale di Coppa Italia con la Fiorentina, in programma mercoledì 24 (pare che le esigenze televisive abbiano avuto la priorità sulla “logica”), ma nulla in confronto alle gioie di campo, che stanno trasformando una stagione difficile in una, potenzialmente, trionfale.

Spalletti fa il misterioso: “Il mio futuro è già deciso, ora deve parlarne la società”

“Mi tocca ripetere le stesse cose già dette, è una cosa che deve dire il presidente, io ho definito tutto in quella cena di una settimana fa, ho chiarito tutto – ha risposto Spalletti a chi gli chiedeva del suo futuro -. E’ tutto deciso, poi se volete continuare a fare acqua, fuoco, fuocherello, continuate a farlo, ma è tutto definito da quella sera. Senza fare giochini, vi do indicazioni per poter scrivere meno inesattezze, ma è tutto registrato: non c’è stata necessità di fare alcuna trattativa, io non ho rifiutato nessun aumento di stipendio, non ho da pagare nessuna clausola. Non è vero che ho ricevuto offerte per allenare altrove, è falso, non è vero che sono in attesa di altre squadre. E’ sbagliato tirare in ballo i tifosi, è una cosa della società, ce lo siamo detti quella sera a cena”.

Napoli – Inter, le formazioni: Spalletti recupera Kvaratskhelia, Inzaghi rilancia Lukaku

In tutto questo c’è una partita da giocare, che le squadre vorranno vincere a tutti i costi, seppur con obiettivi diversi. Spalletti, dopo il maxi-turnover di Monza, tornerà a riproporre la formazione titolare, compreso quel Kvaratskhelia che sembrava a rischio per una contusione e che invece ha pienamente recuperato. Il 4-3-3 azzurro vedrà così Meret in porta, Di Lorenzo, Rrahmani, Kim e Olivera in difesa, Anguissa, Lobotka e Zielinski a centrocampo, Politano, Osimhen e, appunto, Kvaratskhelia in attacco. Qualche rotazione in più per l’Inter, anche perché mercoledì c’è la finale di Coppa Italia e Inzaghi vuole tenere tutti sulla corda, oltre che far rifiatare quelli che hanno giocato contro il Milan. Inzaghi punterà su un 3-5-2 con Handanovic tra i pali, D’Ambrosio, De Vrij e Acerbi nel reparto arretrato, Dumfries, Barella, Brozovic, Gagliardini e Gosens in mediana, Lukaku e Correa coppia offensiva. 

Udinese – Lazio (ore 20.45, Dazn)

In serata i riflettori si sposteranno su Udine, dove la Lazio andrà a caccia di punti preziosi per la Champions. I biancocelesti sembravano già sicuri di essere nelle prime quattro, poi però è arrivata una frenata importante (tre sconfitte e un pareggio nelle ultime cinque) e la corsa è rimasta aperta. Il margine sul Milan è di un punto e una vittoria odierna lo riporterebbe a quattro, rendendo l’obiettivo davvero a un passo, viceversa un ulteriore passo falso creerebbe parecchi problemi, anche perché certificherebbe lo stato di crisi laziale. Missione tutt’altro che impossibile, visto che l’Udinese sembra avere ormai staccato la spina, anche se è giusto ricordare come i friulani, tra le mura amiche della Dacia Arena, abbiano già fermato Roma, Inter, Milan e Napoli.

Udinese – Lazio, le formazioni: Sarri punta sui “titolarissimi”

Sottil, fresco di rinnovo di contratto, non vuole fare brutte figure, ma dovrà rinunciare allo squalificato Becao e fare i conti con gli acciacchi di Beto, recuperato solo per la panchina. Il suo 3-5-1-1 vedrà Silvestri in porta, Masina, Bijol e Perez in difesa, Ebosele, Samardzic, Walace, Lovric e Udogie a centrocampo, Pereyra sulla trequarti, Nestorovski in attacco. Tutti a disposizione per Sarri, eccetto l’infortunato Cataldi: il tecnico potrà così puntare sul 4-3-3 dei “titolarissimi” con Provedel tra i pali, Marusic, Casale, Romagnoli e Hysaj nel reparto arretrato, Milinkovic-Savic, Vecino e Luis Alberto in mediana, Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni nel tridente offensivo. 

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