Per ora c’è Andrea Stramaccioni, ma poi a giugno chi si siederà sulla panchina dell’Inter? E’ questa la domanda che da stamattina rieccheggia nei bar sport di tutta l’Italia e alla quale noi proviamo a dar risposta. Tenendo presente che siamo a marzo e che il calcio mercato è ancora lontano, proviamo a stilare un borsino con i papabili per la panca più calda del Paese. Quella su cui Massimo Moratti, dal suo insediamento alla presidenza nerazzurra (1994/95) ha fatto sedere ben 19 allenatori, con il 20° (Stramaccioni appunto) che si appresta a fare lo stesso. Troverà una situazione difficile, esasperata dagli errori commessi nel dopo triplete, quando Mourinho salutò tutti per andare a Madrid. Da allora (maggio 2010) sono passati 4 allenatori (Benitez, Leonardo, Gasperini e Ranieri), 5 contando anche Stramaccioni, che si appresta a fare soltanto da traghettatore, anche se in cuor suo nutre una piccola speranza di riconferma. Insomma, un minestrone di tattiche e metodologie di lavoro differenti, che hanno mandato in confusione giocatori (ma questo non toglie loro responsabilità, anzi) e tifosi. Che ora aspettano con ansia la fine di questa stagione maledetta, per iniziare a pensare alla prossima, che dovrà necessariamente essere quella della rivoluzione. Sperando solo che Moratti, questa volta, scelga l’allenatore giusto, chiunque esso sia.
BIELSA 30%
PERCHE’ SI’
Il favorito per diventare il prossimo tecnico dell’Inter è sicuramente lui, Marcelo Bielsa detto “El loco”, il matto. Già la scorsa estate l’argentino fu vicinissimo alla panchina nerazzurra, ma poi l’affare sfumò perchè Bielsa non volle rimangiarsi la parola data in precedenza all’Athletic Bilbao. Un gesto quasi incomprensibile allora (almeno per noi), piuttosto logico oggi che i baschi hanno stupito il mondo del calcio eliminando il Manchester United dall’Europa League. Bielsa inoltre riscuote sponsor importanti all’interno di Appiano Gentile: Zanetti e Cambiasso sono suoi grandi estimatori. Ma il vero innamorato del “Loco” è Massimo Moratti, rimasto folgorato dal gioco espresso dall’Athletic Bilbao all’Old Trafford. In questi anni le “cotte” del presidente sono state tante (Ronaldo, Baggio, Vieri, Mancini ecc.), quasi tutte andate a buon fine (Messi a parte, impossibile anche per lui). Marcelo Bielsa è avvisato.
PERCHE’ NO
Il soprannome “Loco” non gli è stato assegnato a caso. Marcelo Bielsa è un tecnico stravagante, ma soprattutto un uomo molto particolare, uno capace di rifutare l’Inter per l’Athletic Bilbao, con conseguente rinuncia ad uno stipendio multimilionario. L’imprevedibilità dell’argentino va messa in conto sempre, così come la sua assoluta necessità di autonomia sul lavoro. Bielsa non ammette interferenze, neanche dal suo presidente. Ve lo immaginate con Massimo Moratti? Infine c’è un’altra controindicazione: El Loco è l’anti media per eccellenza, non perchè sia antipatico, solo estremamente timido e riservato. Non proprio l’ideale per la centrifuga Inter (Trapattoni dixit).
VILLAS BOAS 20%
PERCHE’ SI’
Andrè Villas Boas stuzzica molto Massimo Moratti, che ha sempre stimato il portoghese, fin da quando lavorava (come tattico) al fianco di Mourinho. L’estate scorsa il presidente provò a strapparlo al Porto, ma la clausola rescissoria di 15 milioni bloccò tutto. Ora però, grazie ad Abramovich, il problema non c’è più e Villas Boas è libero da qualsiasi vincolo contrattuale. A favore del portoghese poi, c’è il consenso dello spogliatoio, che non ha mai dimenticato quel ragazzo dai capelli rossi che conosceva gli avversari come nessun altro.
PERCHE’ NO
Il fallimento al Chelsea ha suscitato più di una perplessità nei vertici interisti. Villas Boas ha avuto problemi tattici (il suo calcio ha incontrato molte difficoltà in Inghilterra) ma soprattutto di gestione del gruppo. I senatori dei Blues (su tutti Lampard e Drogba) non hanno mai accettato le idee di questo allenatore e alla fine sono riusciti a sbarazzarsene. Lo spogliatoio del Chelsea non era facile, ma quello dell’Inter non è da meno. Da non sottovalutare poi il costo dell’operazione: Villas Boas guadagnava 5 milioni netti all’anno, Moratti potrebbe spuntare qualcosa al ribasso, ma più o meno le cifre sono quelle. Non proprio in linea con il Financial Fair Play.
BLANC 15%
PERCHE’ SI’
L’attuale ct della Francia riscuote da sempre le simpatie di Massimo Moratti, fin da quando venne acquistato per sostituire Bergomi. Laurent si fermò a Milano solo per due anni (1999 – 2001) ma colpì tutti per la sua grande professionalità, oltre che per la sua competenza calcistica. Il francese ha poi lavorato bene al Bordeaux, dove ha conquistato 4 titoli (2 campionati, 2 supercoppe e 1 coppa di lega), che lo hanno portato alla panchina più prestigiosa, quella della Nazionale. Alla guida dei Bleus, Laurent Blanc ha affrontato nel migliore dei modi una sfida difficile: ricostruire un gruppo devastato dal mondiale 2010, quello dell’ammutinamento generale a Domenech. Due anni dopo, il ct ha compiuto la missione, qualificando la Francia agli Europei. Un ottimo lavoro, che non è passato inosservato in corso Vittorio Emanuele.
PERCHE’ NO
Blanc ha il contratto in scadenza al termine degli Europei, ma ha sempre detto di volerlo rinnovare. Dipenderà dalla federazione e in tal senso è difficile fare previsioni, perchè molto dipenderà dall’esito della campagna di Polonia e Ucraina. Al momento però, i francesi danno per probabile il rinnovo di contratto di Blanc, che resterebbe alla guida dei Bleus fino al Mondiale 2014. Moratti dovrebbe atttendere la fine dell’Europeo per poi (eventualmente) portarlo all’Inter. Non il massimo per chi vuole cominciare già ora a programmare il futuro.
MAZZARRI 15%
PERCHE’ SI’
Che Walter Mazzari piaccia all’Inter non è un mistero, d’altronde con i risultati ottenuti alla guida del Napoli (ma anche della Reggina e della Sampdoria) sarebbe difficile non trovarlo interessante. Il tecnico toscano viene da 3 anni intensissimi all’ombra del Vesuvio, nei quali ha dato tutto sè stesso. Arrivasse la chiamata dell’Inter, difficilmente Mazzarri direbbe no, anche perchè certi treni passano una volta sola e Walter ha una voglia matta di saltare a bordo.
PERCHE’ NO
Sarà banale, ma Mazzarri è sotto contratto con il Napoli. Nel calcio si sa questo non significa niente, ma con De Laurentiis le cose cambiano. Già l’anno scorso il tecnico toscano cercò di liberarsi da Napoli (lo voleva la Juve), ma non ci riuscì. De Laurentiis e la città lo perdonarono, questa volta non sarebbe così. Ma la scelta non dipende solo da Mazzarri; anche all’Inter c’è qualcuno che storce il naso di fronte al suo nome. Anche lui come Gasperini schiera la difesa a 3, un sistema di gioco che non cambia mai e che a Milano non ha dato esattamente buoni risultati. Difficile che sulla sponda nerazzurra del Naviglio vogliano ripetere l’esperimento
PRANDELLI 10%
PERCHE’ SI’
Il lavoro del ct è sotto gli occhi di tutti e non merita ulteriori commenti. Prandelli poi è da sempre sotto la lente di Corso Vittorio Emanuele, che ne apprezza lo stile (mai sopra le righe) e la competenza calcistica. Il ct poi sarebbe l’ideale per la valorizzazione di alcuni giocatori mai completamente espressi, tipo Pazzini o Ranocchia, che in Nazionale invece hanno un ottimo rendimento.
PERCHE’ NO
Vale lo stesso discorso di Blanc: aspettare Cesare significherebbe rinunciare ad una programmazione immediata. Inoltre, rispetto al ct francese, si porrebbe un problema in più: Abete non gradirebbe. E di questi tempi, Moratti ha bisogno di tutto fuorché un caso diplomatico con la Federcalcio. E poi, siamo davvero sicuri che Prandelli voglia lasciare la Nazionale prima di un Mondiale?
GUIDOLIN 5%
PERCHE’ SI’
Lanciarlo alla guida di una big è da sempre una grande tentazione di Moratti. Il lavoro di Francesco Guidolin piace molto, anche perchè viene svolto senza grandi pretese economiche. Gli vendono Sanchez? Lui lancia Torje e riporta l’Udinese in zona Champions. Chissà cosa potrebbe fare con qualche soldo in più a disposizione…
PERCHE’ NO
Inutile negarlo, sarebbe un rischio enorme. Non ha il palmares da vincente, non ha l’appeal giusto davanti a stampa e tifosi, forse non ha nemmeno la personalità tale per resistere alla “centrifuga Inter”. Vi basta?
STRAMACCIONI 5%
PERCHE’ SI’
Questo eventualmente lo vedremo. Di certo, se vorrà la conferma, Stramaccioni dovrà giocarsi al meglio le sue carte da qui al 13 maggio. Dovesse arrivare il terzo posto in classifica assisteremmo ad un miracolo sportivo, allora sì che Moratti potrebbe davvero puntare su di lui.
PERCHE’ NO
I motivi sono tanti, ne scegliamo due: la giovane età (36 anni, 2 in meno di Zanetti) e la mancanza di esperienza. Se non porta l’Inter in Champions tornerà alla guida della Primavera. Sempre che l’interregno non gli frutti qualche panchina tra i professionisti.