Obiettivo: riprendere la corsa. Inter e Atalanta, archiviati i risultati europei con prospettive evidentemente diverse, tornano a “settarsi” sul campionato, nel tentativo di ripartire dopo il pareggio con la Sampdoria e la sconfitta con la Fiorentina. Siamo solo all’inizio, d’accordo, ma i punti pesano già, anche perché Milan, Napoli e Roma stanno correndo forte e nessuno vuole allontanarsi troppo dal treno. Sulla carta la gara più abbordabile sembra essere quella di Gasperini, impegnato all’Arechi contro una Salernitana ancora a secco di punti (ore 20.45), mentre Inzaghi riceverà a San Siro il Bologna di Mihajlovic, partito molto più forte della scorsa stagione, come dimostrano i 7 punti raccolti in 3 partite, gli stessi dell’Inter. Il tecnico nerazzurro, ieri assente in conferenza stampa, è molto amareggiato dopo il pareggio di Genova e, soprattutto, la sconfitta col Real Madrid: partite in cui i suoi hanno raccolto meno di quanto meritassero, eppure indicative di alcune problematiche, specialmente in zona gol.
La spia, dopo gli errori di Dzeko e Lautaro, si è accesa, anche perché la difesa è meno ermetica del passato e la fiducia, si sa, si costruisce solo con le vittorie, specialmente in ambienti notoriamente caldi come quello milanese. Simone sa di non potersi permettere passi falsi, altrimenti tutto ciò che di buono si è detto e scritto sul suo corso tornerebbe in discussione, inoltre la 4° giornata vedrà lo scontro diretto tra Juventus e Milan, il che regala un’occasione per guadagnare punti su qualcuno, magari su entrambe. Insomma, il match odierno va vinto a tutti i costi e per farlo il tecnico ruoterà un po’ gli uomini, inevitabilmente stanchi dopo il tour de force Nazionali-campionato-Champions. Il suo 3-5-2 vedrà Handanovic in porta, Skriniar, De Vrij e D’Ambrosio in difesa, Dumfries, Barella, Brozovic, Vidal e Dimarco a centrocampo, Lautaro e Correa in attacco.
“L’Inter qualche punto debole ce l’ha: lo abbiamo visto con Sampdoria e Real – la carica di Mihajlovic -. Se giochiamo come sappiamo, possiamo vincere: non sarà facile per noi, ma neppure per loro”. Sinisa ci crede, forte di un Bologna apparso molto più compatto del recente passato, affamato di risultati e non di complimenti. I rossoblù verranno a San Siro con il solito 4-2-3-1 con Skorupski tra i pali, De Silvestri, Medel, Bonifazi e Hickey nel reparto arretrato, Dominguez e Svanberg in mediana, Orsolini, Soriano e Barrow alle spalle dell’unica punta Arnautovic, ex (seppur molto marginale) dell’Inter del Triplete. Nel posticipo invece toccherà all’Atalanta, decisa a riallacciare il filo con la vittoria interrotto alla prima giornata, quando un gol di Piccoli nel recupero le permise di espugnare Torino. La gara di Salerno potrebbe essere l’ideale, almeno per quanto visto sin qui: i granata di Castori, non a caso già sulla graticola, hanno fatto acqua da tutte le parti sia contro la Roma che contro il Toro di Juric.
Ma nel calcio, si sa, non esiste nulla di scontato, tanto più all’inizio della stagione, quando la condizione fisica precaria e i meccanismi non ancora oliati possono indurre alle sorprese. “Loro sono partiti con tre sconfitte, vuol dire qualche problema c’è, non so se cambieranno modo di giocare, ma dobbiamo essere molto elastici – il pensiero di Gasperini -. Tra Bologna Fiorentina abbiamo raccolto un solo punto, ma sapete qual è stato il mio pensiero: si cerca di archiviarli, ma sono stati episodi pesanti, che in Italia si ripetono spesso e sempre nella stessa direzione. In queste ultime due partite negli episodi siamo stati sfortunati, diciamo così…”. Polemiche a parte, è evidente che all’Atalanta di queste prime partite sia mancato qualcosa, che il tecnico spera di ritrovare già questa sera all’Arechi dove schiererà un 3-4-1-2 con Musso in porta, Toloi, Demiral e Palomino in difesa, Maehle, Koopmeiners, Freuler e Gosens a centrocampo, Malinovskyi sulla trequarti, Zapata e Miranchuk in attacco.
Stesso sistema di gioco anche per Castori, che proverà a salvare la panchina con Belec tra i pali, Bogdan, Strandberg e Gagliolo nel reparto arretrato, Kechrida, M. Coulibaly, L. Coulibaly e Ranieri in mediana, Ribery alle spalle della coppia offensiva composta da Bonazzoli e Djuric.