Claudio Ranieri non lo ammetterà mai, ma quel Vincenzo Montella comincia a stargli un po’ sulle scatole. Poco più di un anno fa (il 20 febbraio 2011), l’ex “Aeroplanino” giallorosso prese il suo posto alla Roma, il 15 ottobre scorso gli diede un bel dispiacere al “Massimino” sconfiggendo l’Inter 2–1 e questa sera, suo malgrado, potrebbe togliergli anche la panchina nerazzurra. Anche se Ranieri ha finto indifferenza (“Non la vivo come ultima spiaggia, ho la piena fiducia della società” ha dichiarato ieri ad Appiano Gentile), ormai lo sanno tutti: in caso di sconfitta scatterà l’esonero. Massimo Moratti, che questa sera non potrà essere a “San Siro” per impegni di lavoro, finora ha resistito alla tentazione di cacciare il tecnico, ma i motivi, più che nella fiducia, vanno ricercati nella mancanza di alternative oltre che di voglia nel pagare l’ennesima buonuscita. In caso di sconfitta però, i numeri impietosi (7 gare perse nelle ultime 8, di cui 4 consecutive) diventerebbero tragici e costringerebbero Moratti all’ennesimo cambio in panchina.
In questo clima di costante sfiducia, Ranieri ha preparato la partita cercando di non farsi condizionare dall’esterno. Il tecnico romano ha intenzione di giocarsi il tutto per tutto con le proprie idee, un po’ come Gasperini a Novara, sperando però che le cose vadano diversamente. Dunque sarà di nuovo 4-4-2, con Milito e Pazzini davanti e, soprattutto, Sneijder in panchina. Ranieri rivuole l’Inter operaia delle 7 vittorie consecutive, tutta difesa e contropiede, senza fronzoli e scatti di nervi. Sembra incredibile, ma quella squadra è sparita dai campi di gioco proprio in coincidenza del ritorno di Sneijder, che doveva essere il valore aggiunto e che invece è diventato un problema, anche se Ranieri ha cercato di nascondere l’evidenza: “Dire che Wesley è un problema non è esatto. Di certo non è nel suo anno migliore almeno finora, per cui andrà gestito in un’altra maniera. Il suo ruolo è dietro alle punte, bisogna lasciarlo libero di inventare…”. Tradotto: nel 4-4-2 non c’è posto per lui. Chi invece giocherà sicuramente sono i “senatori” del triplete, ai quali Ranieri non ha mai rinunciato, tanto da suscitare le ironie dei soliti maligni. “Forse sarebbe giusto mettere in campo forze fresche, ma anche giocatori che sappiano giocare in situazioni del genere…” si è difeso il tecnico, che dovrà però rinunciare a Dejan Stankovic, di nuovo ai box e ieri punzecchiato per alcune dichiarazioni post Napoli.
PROBABILI FORMAZIONI
Inter (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Palombo, Cambiasso, Forlan; Milito, Pazzini.
Allenatore: Claudio Ranieri.
In panchina: Castellazzi, Cordoba, Faraoni, Poli, Obi, Sneijder, Zarate.
Indisponibili: Guarin, Ranocchia, Stankovic, Alvarez.
Squalificati: Castaignos (2 giornate).
Catania (4-3-3): Carrizo; Motta, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Lodi, Almiron; Gomez, Bergessio, Barrientos.
Allenatore: Vincenzo Montella.
In panchina: Kosicky, Bellusci, Llama, Seymour, Ricchiuti, Catellani, Ebagua.
Indisponibili: Campagnolo, Potenza, Biagianti.
Squalificati: nessuno.
Arbitro: Domenico Celi (Campobasso) Assistenti: Nicoletti – Alessandroni. Quarto uomo: Tozzi.