Match point scudetto. Per l’Inter di Inzaghi questo recupero con l’Atalanta sa tanto di finale, nel senso che una vittoria chiuderebbe definitivamente i giochi per il titolo. A quel punto, infatti, solo la matematica dividerebbe i nerazzurri dalla seconda stella, ma con dodici partite davanti anche lei si metterebbe l’animo in pace, consapevole di essersi arresa solamente alla più forte. I bergamaschi, però, non verranno a San Siro a fare le vittime sacrificali, sia per questioni di classifica (in palio ci sono punti preziosissimi in chiave Champions) che di opportunità, alla luce dell’atavica (e mai nascosta) antipatia di Gasperini verso l’Inter. A completare il quadro di questo insolito mercoledì di Serie A ci sarà anche Sassuolo-Napoli: due squadre in crisi, costrette a vincere per non complicare i rispettivi obiettivi.
Inter – Atalanta (ore 20.45, Dazn)
L’attenzione, per ovvi motivi, sarà focalizzata soprattutto su San Siro, dove l’Inter andrà a caccia di una vittoria che la porterebbe a + 12 sulla Juve e a + 16 sul Milan. Un’ipoteca bella e buona sullo scudetto, anche se quasi nessuno lo mette in discussione a prescindere: troppo forti e costanti i nerazzurri per crollare e rimescolare le carte in virtù delle inseguitrici. Inzaghi però non vuole cali di tensione, consapevole che ci sono ancora 13 partite (compresa questa) e tanti punti a disposizione. Nessuno sembra in grado di potergli togliere la seconda stella, ma lui va dritto per la sua strada fatta di bel gioco, gol e vittorie in serie. Nel 2024 la sua Inter ha solo vinto, per giunta in tutte le competizioni: campionato (7), Supercoppa Italiana (2) e Champions League (1), a testimonianza di uno stato di forma eccellente, persino superiore alle più rosee aspettative. Un ruolino di marcia clamoroso, che ha finito per togliere pathos anche a questo recupero, ovviamente dal punto di vista delle inseguitrici: che l’Inter vinca, pareggi o perda, al momento, fa davvero poca differenza, quantomeno in chiave scudetto. Il discorso cambia completamente se ci si focalizza sulla zona Champions, dove sono in molti a sperare che Inzaghi non faccia scherzi. Un colpaccio di Gasperini, infatti, allungherebbe la classifica e cambierebbe le prospettive di Bologna, Roma, Fiorentina, Lazio e Napoli, a quel punto aggrappate quasi solo al Ranking Uefa e alla possibilità di portare cinque squadre nella prossima edizione.
Inzaghi in silenzio stampa, Gasperini: “Abbiamo poco da perdere, faremo la nostra partita”
Inzaghi, come spesso a dire il vero, ha preferito evitare la conferenza stampa della vigilia, Gasperini invece si è presentato davanti a microfoni e taccuini, ribadendo la voglia di tentare una missione complicatissima. “Se vogliamo possiamo dire che abbiamo poco da perdere – ha sottolineato il tecnico orobico -. L’Inter è una squadra completa, Inzaghi ha fatto un grandissimo lavoro: poche volte si è vista giocare una squadra con questa qualità, sia in Italia che in Europa. Noi dovremo andare a fare la nostra partita, proprio come all’andata quando ci fu un sostanziale equilibrio, prima del nostro errore che cambiò le cose. Inoltre non siamo mai riusciti a vincere contro di loro a San Siro, sicuramente ci proveremo”.
Inter – Atalanta, le formazioni: Inzaghi ritrova i titolari, Gasperini punta su Scamacca
Rispetto al turnover di Lecce, rivelatosi estremamente efficace, Inzaghi tornerà a puntare sui titolarissimi a eccezione degli infortunati Thuram, Acerbi e Calhanoglu, i cui recuperi sono focalizzati su Madrid. Il 3-5-2 interista vedrà così Sommer in porta, Pavard, De Vrij e Bastoni in difesa, Darmian, Barella, Asllani, Mkhitaryan e Dimarco a centrocampo, Lautaro e Arnautovic (favorito su Sanchez) in attacco. Qualche dubbio in più per Gasperini, a cominciare da Scalvini: il difensore, uscito malconcio contro il Milan per un problema alla spalla, verrà valutato ancora stamattina, ma Hien sta già scaldando i motori. Il 3-4-2-1 bergamasco dovrebbe comporsi con Carnesecchi tra i pali, Djimsiti, Hien e Kolasinac nel reparto arretrato, Holm, Pasalic, Ederson e Bakker in mediana, Koopmeiners e Lookman alle spalle dell’unica punta Scamacca, favorito su De Ketelaere.
Sassuolo – Napoli (ore 18, Dazn)
L’altra sfida di questo mercoledì è quella del Mapei Stadium tra il Sassuolo di Bigica e il Napoli di Calzona. La presenza dei due allenatori basta e avanza a spiegare lo stato di crisi delle due squadre, visto che il 21 gennaio, data iniziale della partita, nessuno pensava di mettere in discussione Dionisi e Mazzarri. Poi però le cose sono precipitate e i club hanno provato la classica mossa della disperazione, nel tentativo di rinvigorire due classifiche estremamente deludenti. Ma se i 20 punti del Sassuolo, reduce da quattro sconfitte e un pareggio nelle ultime cinque partite, colpiscono, i 37 del Napoli lasciano addirittura senza parole. Mai nessuna squadra campione d’Italia, infatti, aveva fatto peggio nella storia del nostro calcio, ritrovandosi addirittura con 28 lunghezze in meno rispetto all’anno prima. Un disastro a cui Calzona sta cercando di porre rimedio, per ora con scarsi risultati: il pareggio di Cagliari, per quanto beffardo, ha grossomodo la valenza di una sconfitta. La zona Champions, Atalanta permettendo, dista ora 11 punti, che potrebbero però diventare 8 in caso di vittoria a Reggio Emilia. La missione resterebbe complicatissima, ma quantomeno possibile: ecco perché gli azzurri non possono proprio sbagliare per nessun motivo. Il Sassuolo però non potrà concedere nulla, anzi il trend delle ultime settimane lo rende un candidato ideale alla retrocessione. Domenica gli uomini di Bigica, promosso dalla Primavera in attesa di decisioni definitive, andranno a Verona per uno scontro diretto davvero infuocato e arrivarci con un vantaggio cambierebbe non poco le prospettive.
Calzona non parla, Bigica si presenta: “Saremo agguerriti, vogliamo fare punti”
Nessuna conferenza stampa per Calzona, alle prese con una crisi quasi irreversibile, prime parole invece per Bigica, deciso a giocarsi al meglio le sue carte da allenatore della prima squadra. “Sono grato a questa società, sono pronto a dare una mano in un questo momento non facile – ha spiegato l’ex tecnico della Primavera neroverde -. Affrontiamo un avversario forte, con tanti campioni, che cercherà sicuramente di fare risultato pieno, dall’altra parte però ci sarà una squadra agguerrita che vuole tornare a fare punti, perché la classifica chiede quello e lo dobbiamo ai tifosi e alla società. Dobbiamo avere quel furore agonistico per giocare ogni partita come se fosse l’ultima. Con i giocatori ho cercato di instaurare un rapporto di fiducia parlando molto, sanno che il momento non è facile e che bisogna tirare fuori il massimo per raggiungere una salvezza che meritiamo, sia per valori tecnici che morali. Se lavoriamo di gruppo sono convinto che la qualità verrà fuori”.
Sassuolo – Napoli, le formazioni: turnover per Calzona, Bigica riparte dal 4-2-3-1
Calzona sa di dover vincere a ogni costo, ma il big match con la Juventus di domenica gli impone un po’ di turnover, anche per far rifiatare alcuni elementi a corto di benzina. Il suo 4-3-3 vedrà Meret in porta, Di Lorenzo, Ostigard, Rrahmani e Mario Rui in difesa, Anguissa, Lobotka e Zielinski a centrocampo, Politano, Osimhen e Kvaratskhelia in attacco. Il primo Sassuolo di Bigica ripartirà dal 4-2-3-1 del suo predecessore Dionisi, in attesa di riabbracciare il faro Berardi (forse già domenica a Verona), dunque Consigli tra i pali, Pedersen, Kumbulla, Ferrari e Doig nel reparto arretrato, Thorstvedt e Mateus Henrique in mediana, Volpato, Bajrami e Laurienté alle spalle dell’unica punta Pinamonti.