Il sabato di Milano. Saranno proprio le squadre meneghine, infatti, ad aprire la sesta giornata di campionato, in programma tra oggi e lunedì. La prima partita sarà quella del Milan di Pioli, atteso dalla trasferta di La Spezia (ore 15), ma il clou arriverà certamente alle 18, quando a San Siro si sfideranno l’Inter di Inzaghi e l’Atalanta di Gasperini. Quest’ultimo si può considerare a tutti gli effetti un big match, per quanto i bergamaschi non abbiano ancora fatto vedere le cose mirabolanti delle ultime stagioni: la classifica però li vede a quota 10 punti, 3 in meno dei campioni d’Italia, con il ragionevole obiettivo di annullare il gap e rientrare nella zona più nobile. D’altra parte però questa Inter, perlomeno in campionato, non ha sin qui conosciuto il sapore amaro della sconfitta, nemmeno quando è stata messa sotto come a Firenze: proprio la gara di martedì, invece, ha dato la sensazione di una squadra solida e matura, capace di reggere l’onda d’urto avversaria per poi colpire nel momento più opportuno.
“L’Atalanta è un’ottima squadra, non regala e non concede nulla, noi dovremo fare lo stesso – ha spiegato Inzaghi -. La fame e la cattiveria fanno la differenza in partite come questa, bisognerà essere focalizzati nel modo migliore e non pensare alla Champions o ai prossimi impegni”. Tanta voglia di stupire anche sul fronte Atalanta, dove il peggio sembra essere passato. Dopo la sconfitta con la Fiorentina, infatti, sono arrivate le vittorie con Salernitana e Sassuolo, magari non brillanti dal punto di vista del gioco ma comunque indicative di una ritrovata fame di risultati. “Andiamo ad affrontare una squadra forte, nonostante le cessioni – ha ammonito Gasperini -. Dobbiamo recuperare un po’ di umiltà e dobbiamo pensare partita dopo partita. Inter, Milan e Napoli hanno sicuramente qualcosa in più, è inutile continuare a parlare di scudetto. La classifica la guarderemo più avanti, ora non ha senso: e comunque questo sarà un campionato durissimo, tutte le squadre si sono rinforzate”.
Entrambe dovranno fare i conti con l’imminente ritorno della Champions League, che vedrà i nerazzurri di Milano affrontare lo Shakhtar e quelli di Bergamo lo Young Boys. La rotazione degli uomini, dunque, continuerà, anche se al minimo indispensabile, come si evince dalle scelte degli allenatori. Inzaghi si affiderà a un 3-5-2 con Handanovic in porta, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu e Perisic a centrocampo, Lautaro e Dzeko in attacco. Consueto 3-4-1-2 anche per Gasperini, che risponderà con Musso tra i pali, Toloi, Palomino e Djimsiti nel reparto arretrato, Zappacosta, Freuler, De Roon e Gosens in mediana, Pasalic alle spalle della coppia offensiva composta da Zapata e Malinovskyi. L’altra gara clou di questo sabato è Spezia-Milan, con i rossoneri a caccia di una vittoria per continuare la corsa scudetto. Pioli sa bene quanto la trasferta ligure possa essere pericolosa: nella scorsa stagione, infatti, la sua squadra cadde rovinosamente, dando il là al sorpasso di Conte. “L’anno scorso ci mancò tutto – ha confermato il tecnico -. Questa volta dovremo subire poco ed essere pericolosi, oltre che avere le idee chiare e giocare con i ritmi giusti. La concorrenza per i primi quattro posti sarà tanta, ma io sono contento della mia squadra, la rosa è di alta qualità e mi offre tante soluzioni”.
Due di queste corrispondono ai nomi di Giroud e Calabria, di nuovo a disposizione dopo le assenze dell’ultima settimana. È soprattutto il ritorno del francese a far sorridere Pioli, anche perché i tempi di recupero di Ibrahimovic, al momento, non sono certi: Rebic ha fatto bene sia a Liverpool che a Torino, ma è chiaro che un centravanti di ruolo alla lunga diventa fondamentale. Ad ogni modo il tecnico non lo rischierà dal primo minuto, anche perché martedì c’è la partita decisiva con l’Atletico Madrid e domenica la trasferta di Bergamo: probabile comunque che giochi almeno 20-30’, per fare una sorta di tagliando in vista dei prossimi impegni. La grande novità di questo pomeriggio si chiama Daniel Maldini, a cui verrà data una chance da titolare per far riposare Brahim Diaz, sin qui impiegato in tutte le partite: papà Paolo, in tribuna come sempre, avrà un motivo in più per sperare nella vittoria.
Il 4-2-3-1 rossonero vedrà Maignan in porta, Kalulu, Tomori, Romagnoli e Hernandez in difesa, Tonali e Kessié a centrocampo, Saelemaekers, Maldini e Leao sulla trequarti, Rebic in attacco. Stesso sistema di gioco anche per Thiago Motta, che risponderà con Zoet tra i pali, Amian, Nikolaou, Hristov e Bastoni nel reparto arretrato, Ferrer e Sala in mediana, Salcedo, Maggiore e Gyasi alle spalle dell’unica punta Antiste.