Spiccare il volo o sprofondare di nuovo, questa volta, forse, definitivamente. L’Inter s’appresta ad affrontare la Lazio (ore 20.45) con la sensazione di ritrovarsi sull’orlo di un burrone: batterla vorrebbe dire aver imparato a volare, pareggiare o peggio perdere una caduta pesantissima. Quanto lo direbbe solo il tempo, ma certo farebbe male, molto male.
Il discorso, pur con le dovute differenze, può valere anche per i biancocelesti: gli obiettivi iniziali non erano gli stessi, d’accordo, ma l’appetito, si sa, vien mangiando e in casa Lazio sono in molti ad aver fatto la bocca al terzo posto. A San Siro, insomma, andrà in scena un vero e proprio big match, di quelli impossibili da sbagliare. “Conta solo vincere, giocare bene o male è una cosa secondaria – ha spiegato Pioli. – Sono i risultati a darti fiducia e autostima e questo vale sempre, non solo per questa sfida. Certo, questa è molto importante: la Lazio è in forma, ha 7 punti in più di noi ma vincendo potremmo davvero accorciare la classifica”.
Dati inconfutabili quelli del tecnico nerazzurro: andare a meno 4 da chi, attualmente, occupa il terzo posto (seppur in coabitazione col Napoli), sarebbe proprio un bel colpo, oltre che il modo migliore di festeggiare il Natale.
Ma se i biancocelesti sin qui hanno viaggiato decisamente più forte un motivo c’è, ecco perché, nonostante le due vittorie consecutive con Genoa e Sassuolo, non è il caso di esaltarsi troppo. Per Pioli poi questa è davvero una partita speciale: il suo passato alla Lazio, seppur finito male (Lotito lo esonerò dopo un derby perso), ha lasciato il segno. “Furono due anni intensi, importanti – ha sospirato il tecnico. – Ora però sono concentrato solo sul presente, il passato infatti non conta più”.
Sul fronte biancoceleste tanto rispetto ma anche consapevolezza di poter espugnare San Siro e regalarsi, seppur in attesa di Roma e Napoli, il secondo posto in classifica. “Affrontiamo una grande squadra, costruita per arrivare tra le prime 3 – le parole di Inzaghi. – Noi però stiamo bene, abbiamo appena battuto la Fiorentina con un’ottima prestazione, almeno per i primi 50 minuti. Per il momento la classifica è buona, ora bisogna confermare il tutto e questo sarà ancora più difficile”.
Pioli deve fare a meno sia di Joao Mario che di Felipe Melo, entrambi squalificati: le scelte, anche in virtù dell’indisponibilità di Medel, sono dunque praticamente obbligate e potrebbero indurre al ritorno al 4-2-3-1. In difesa, davanti ad Handanovic, spazio a D’Ambrosio, Miranda, Murillo e Nagatomo, Kondogbia e Brozovic a centrocampo, Candreva, Banega e Perisic sulla trequarti alle spalle dell’unica punta Icardi. 4-3-3 per Simone Inzaghi, che sceglierà Marchetti tra i pali, Basta, De Vrij, Wallace e Lulic nel reparto arretrato, Parolo, Biglia e Milinkovic-Savic in mediana, Felipe Anderson, Immobile e Keita nel tridente offensivo.