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Intelligenza artificiale: OpenAI prepara il lancio di Strawberry, un modello che impara e ragiona come un umano

Imagoeconomica

Nelle stanze segrete di OpenAI, la ormai celebre società di Intelligenza artificiale e madre di ChatGPT, si sta sviluppando un progetto segreto, noto come Strawberry, destinato a rivoluzionare il panorama tecnologico dell’AI. Secondo Reuters, che è riuscita a visionare dei documenti interni alla società, Strawberry rappresenterebbe un nuovo passo verso l’intelligenza artificiale generale (AGI), con capacità di ragionamento avanzate che si ispirano al potenziale umano.

Secondo le indiscrezioni, Strawberry non sarebbe altro che un’evoluzione di Q*, il progetto top secret di OpenAI di cui si era parlato a novembre durante il tumultuoso periodo di tira e molla tra il consiglio di amministrazione e il ritorno di Sam Altman alla guida della società. Varie fonti hanno confermato che all’inizio di quest’anno sono state mostrate dimostrazioni di Q* che mostravano la capacità di rispondere a domande scientifiche e matematiche estremamente complesse, superando i limiti dei modelli attualmente disponibili sul mercato. Nonostante queste rivelazioni, il progetto Strawberry, per ora, rimane avvolto dal segreto, con il management della società con sede a San Francisco deciso a mantenere un stretto riserbo su questa ennesima innovazione.

Strawberry navigherà autonomamente su internet

Strawberry mira a dotare i modelli di intelligenza artificiale di capacità autonome avanzate. Questi modelli non solo saranno in grado di rispondere a domande complesse, ma potranno anche anticipare e preparare domande future, con l’assistenza di un “CUA” (computer-using agent), navigando in modo indipendente su Internet. Questa capacità è vista come un salto significativo verso l’intelligenza artificiale generale (AGI), permettendo agli AI di esplorare in modo autonomo e affidabile informazioni complesse sul web e pianificare attività senza il bisogno di risorse esterne. Questo approccio, definito “deep research” da OpenAI, rappresenta un nuovo traguardo nel campo dell’intelligenza artificiale, simile alla visione umana nel comprendere e navigare il mondo.

OpenAI punta così ad anticipare tutti nel campo della predizione, un ambito finora poco esplorato dalle grandi aziende di intelligenza artificiale, un po’ come ha fatto con ChatGPT, lo scorso anno. Già nel corso dell’anno Altman aveva dichiarato che il focus principale di OpenAi era quello di migliorare la capacità di ragionamento dei modelli AI. Tale capacità è cruciale non solo per la risoluzione di problemi complessi, ma anche per comprendere e interagire in modo più naturale con l’ambiente circostante.

IA: Strawberry si migliorerà da solo

Strawberry, ispirato dal metodo “Self-Taught Reasoner” (STaR) sviluppato a Stanford nel 2022, mira a permettere ai modelli di IA di migliorarsi autonomamente analizzando le loro risposte e il processo di generazione. Nonostante sia ancora in fase di sviluppo, secondo Reuters, Strawberry rappresenta un segnale chiaro dell’impegno di OpenAI nel mantenere il primato nel campo dell’intelligenza artificiale, sfidando continuamente i suoi concorrenti.

“Vogliamo che i nostri modelli di IA vedano e comprendano il mondo più come noi. La ricerca continua su nuove capacità di IA è una pratica comune nel settore, e siamo convinti che questi sistemi affineranno nel tempo le loro capacità di ragionamento”, ha detto un portavoce di OpenAI.

Nonostante le preoccupazioni OpenAi punta sempre più in alto

Le potenzialità rivoluzionarie di Strawberry, sebbene promettenti, sono accompagnate da serie preoccupazioni etiche e di sicurezza. Gli esperti del settore sollevano dubbi sull’etica e sulla gestione responsabile dell’accesso a tecnologie così avanzate.

Nonostante ciò, OpenAI continua ad andare avanti per i suoi passi mantenendo la leadership nel settore dell’intelligenza artificiale con progetti come Strawberry, che promettono di estendere i confini dell’AI verso un futuro in cui questa tecnologia non solo assiste ma interagisce e apprende in modi sempre più simili agli esseri umani, compiendo giudizi, ragionando, comunicando in linguaggio naturale e imparando dall’ambiente circostante. Resta la speranza che progetti del genere non si trasformino mai in qualcosa come Skynet.

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