Condividi

Intelligenza artificiale, la startup cinese DeepSeek manda in tilt i giganti Usa: costa molto meno ed è ugualmente efficiente

Il laboratorio di intelligenza artificiale ha rilasciato nelle ultime settimane il modello R. La sua app gratuita è già la più scaricata negli store americani. Nonostante un budget inferiore a 10 milioni di dollari e chip meno avanzati, supera le prestazioni di OpenAI e Meta. I bigtech Usa sono sotto pressine. Il futures sul Nasdaq quota -5%

Intelligenza artificiale, la startup cinese DeepSeek manda in tilt i giganti Usa: costa molto meno ed è ugualmente efficiente

Sono bastati pochissimi giorni all’app cinese DeepSeek per scalare le posizioni e salire al primo posto nella classifica dell’App Store in molte parti del mondo. A sottolinearlo sono stati nelle ultime ore diversi media cinesi dando risalto al fatto che l’ultima versione dell’assistente per l’intelligenza artificiale della startup DeepSeek, rivale di ChatGPT, è, secondo loro, più economica e potrebbe essere anche migliore in base ad alcuni parametri di quella di Meta e OpenAI.

La reazione dei mercati è stata molto forte da una parte e dall’altra del globo, anche se poi alcuni analisti ritengono che forse lo è stata eccessivamente e che le quotazioni potrebbero ricomporsi nelle prossime ore. Comunque lo tsunami si è abbattuto sui future del Nasdaq 100 che hanno continuato a mostrare segni in peggioramento: alle ore 12.00 italiane sono a -4,66%. Ovviamente ciò si è ripercosso sui titoli delle società dell’high tech, portando in rialzo quelle asiatiche e in ribasso quelle Usa.

L’indice Hang Seng di Hong Kong ha chiuso con un guadagno dello 0,7%, il CSI 300 dei listini di Shanghai Shenzhen ha chiuso vicino alla parità, il giorno prima della chiusura per una settimana di vacanza per i festeggiamenti del Capodanno cinese (fino a martedì della prossima settimana). In particolare, salgono le società che gli investitori collegano al sistema Deepseek: Iflytek +4,8%; TRS Information Tech +20%; Merit Interactive +20%, Hangjin Technology +10%, Range Intelligent Computing Technology Group +5.2%.

Al contrario le azioni del fornitore di Nvidia, Advantest sono scese dell’8,5% a Tokyo. SoftBank Group, investitore di startup focalizzate sull’IA, è scivolato di oltre l’8%, registrando il maggior calo giornaliero dal 30 settembre. Il gigante delle apparecchiature per la produzione di chip Tokyo Electron è sceso del 5%

DeepSeek: chi è l’ingegnere che l’ha fondata

La società è stata fondata da Liang Wenfeng, ingegnere, classe 1985, originario di Guangdong che si è laureato in sistemi per la visione artificiale all’Università di Zhejiang. Nel 2015, assieme a due suoi compagni di studi, ha fondato il fondo speculativo High-Flyer, capace di diventare in meno di 10 anni un gigante del settore informatico e hi-tech in Cina: è proprio da quel fondo, che oggi gestisce circa 8 miliardi di dollari di asset, che nel 2023 Wenfeng crea DeepSeek con l’intento di investirne tutte le risorse per costruire i propri modelli di intelligenza artificiale all’avanguardia sulla base del suo desiderio di ricerca scientifica. “Non riesco a trovare una ragione commerciale”, ha detto l’ingegnere alla cinese 36kr. “La ricerca, di base, ha infatti un rapporto di ritorno sull’investimento molto basso”.

Nel suo team, come ricorda Wired, non scelse ingegneri esperti, ma soltanto studenti di dottorato dalle migliori università del Paese, dalla Peking University alla Tsinghua University, ansiosi di poter dimostrare le proprie capacità. “Le nostre posizioni tecniche principali sono ricoperte per lo più da soggetti che si sono laureati negli ultimi due anni“, aveva spiegato Wenfeng nel 2023 alla stampa di Pechino. “Gran parte delle persone, quando sono giovani, possono dedicarsi completamente a un obiettivo senza considerazioni utilitaristiche. Cosa chiedo ai potenziali dipendenti? Risolvere i quesiti più difficili del mondo”.

Più efficiente e decisamente meno costoso dei Big Tech Usa

DeepSeek Si è affermata grazie al rilascio, a fine dicembre, di un modello di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) open source. Il modello di punta dell’azienda, DeepSeek R, ha impressionato per l’efficienza dei risultati ottenuti rispetto ai costi di sviluppo. Secondo quanto dichiarato dal team di ricerca, il progetto ha richiesto meno di due mesi e un budget inferiore ai 6 milioni di dollari, una cifra irrisoria se paragonata agli investimenti miliardari di aziende come OpenAI e Google.

Ironia della sorte, si tratta di uno strumento creato dai cinesi proprio in reazione agli anni di sanzioni imposti dagli Usa sui chip, il che ha incoraggiato Pechino a impegnarsi per l’autosufficienza. Così, mentre le imprese americane faticano a ottenere chip avanzati a causa delle restrizioni imposte dal governo degli Stati Uniti sulle esportazioni verso la Cina, DeepSeek è riuscita a dimostrare che è possibile raggiungere risultati competitivi anche con hardware meno potente. Il punto di forza di DeepSeek, a detta degli esperti, risiede proprio nell’ottimizzazione dell’hardware: il laboratorio cinese è riuscito a sviluppare il proprio modello sfruttando i chip Nvidia H800, versioni a capacità ridotta rispetto ai potenti H100, attualmente utilizzati dalle aziende statunitensi per i loro modelli di IA di punta.

L’assistente di DeepSeek mostra il suo lavoro e il suo ragionamento, mentre risponde alla domanda o alla richiesta scritta dell’utente, un candore e una trasparenza molto apprezzata dagli utenti. In una serie di test di terze parti, il modello di DeepSeek ha superato Llama 3.1 di Meta, GPT-4o di OpenAI e Claude Sonnet 3.5 di Anthropic per accuratezza, dalla risoluzione di problemi complessi alla matematica e alla codifica, secondo valutazioni di settore. L’investitore statunitense Marc Andreessen ha detto, parlando di DeepSeek, che siamo di fronte a “una delle scoperte più sorprendenti e impressionanti”. Applausi anche da Yann LeCun, Chief AI Scientist di Meta: “La vera lezione sta nell’open source”.

Trump non ha menzionato la potenziale minaccia alla sua iniziativa di intelligenza artificiale da mezzo trilione di dollari, ma i trader tengono d’occhio il suo account Truth Social. Il settore è stato sostenuto in settimana dalla notizia che SoftBank, OpenAI e Oracle hanno formato una joint venture da 100 miliardi di dollari per finanziare l’infrastruttura AI. Il Ceo di Meta ha annunciato piani ambiziosi per investire fino a 65 miliardi di dollari in progetti legati all’AI nel 2025.

Le notizie di DeepSeek accrescono ora l’attenzione sullo stato di salute delle Big Tech che questa settimana renderanno noto le trimestrali. Si partirà il 29 gennaio con Microsoft, Meta e Tesla. Il giorno dopo, 30 gennaio, sarà la volta di Apple. Venerdì 31 gennaio toccherà a Amazon.

Alcuni analisti cauti

Gli analisti di Bernstein hanno notato che i nuovi modelli sono impressionanti, nella loro capacità di competere con i modelli leader di OpenAI e Meta, pur sostenendo di utilizzare una frazione dell’investimento e dell’infrastruttura chip utilizzata dai loro concorrenti. Hanno tuttavia respinto le affermazioni secondo cui DeepSeek abbia costruito OpenAI per 5 milioni di dollari e che il panico di mercato sembra esagerato. “Se riconosciamo che DeepSeek potrebbe aver ridotto i costi per ottenere prestazioni di modello equivalenti, diciamo, di 10 volte, notiamo anche che le attuali traiettorie dei costi dei modelli stanno comunque aumentando di circa quella cifra ogni anno (le famigerate “leggi di scalabilità…”) che non possono continuare per sempre”, hanno scritto gli analisti di Bernstein in una nota. In conclusione, Bernstein raccomanda di non recepire gli “scenari apocalittici attualmente in diffusione e che ha comunque una visione positiva su Nvidia e Broadcom, entrambe classificate Outperform per le loro prospettive di IA.


Commenta