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Intel: utili record nel III trimestre grazie alle vendite di pc nei mercati emergenti

E’ il sesto semestre consecutivo che il gigante americano Intel porta a casa numeri più che positivi. Nel terzo trimestre 2011 il fatturato ha raggiunto i 14,2 miliardi di dollari, un aumento del 9% rispetto al semestre precedente e del 28% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche l’utile netto, a 3,47 miliardi di dollari, è aumentato del 17% rispetto al 2010. Segna un record l’utile per azione a 65 centesimi, un 20% in più su base congiunturale e una crescita del 25% su anno. Tuttavia la crescita non è stata omogenea e ha premiato particolari unità.

Ottimi i risultati dalle vendite di pc, in aumento del 22% rispetto lo scorso anno e che hanno portato nelle casse di Intel 9,4 miliardi di dollari. “Merito dei Paesi emergenti, che hanno spinto le vendite più del previsto”, ha spiegato Dario Bucci, amministratore delegato di Intel per l’Italia e la Svizzera. Ancora una volta le nuove classi medie cinesi e indiane (ma anche turche e indonesiane) fanno da traino alla domanda mondiale.

Peggiori le notizie sul fronte dei micropocessori Intel Atom, che vengono montati sui netbook, i mini-portatili. Tale segmento ha registrato un netto calo: -32% rispetto al terzo trimestre 2010 e in aumento rispetto al -15% registrato il trimestre precedente. “E’ evidente che i processori Atom scontano la crisi dei netbook, che non vivono un momento felice, a causa della cannibalizzazione operata da tablet e smartphone”, ha dichiarato Bucci. Ma Intel si sta attrezzando anche su quel fronte e il mese scorso ha annunciato che si impegnerà nella produzione di chip per smartphones e tablet che utilizzano Android.

Non troppo bene è andato anche il segmento delle architetture, il cui fatturato è cresciuto del 68%, in calo rispetto all’aumento dell’84% registrato lo scorso trimestre.

 

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Categories: Finanza e Mercati