Nel quarto trimestre del 2013 Intel mette a segno utili in rialzo senza tuttavia centrare le stime del mercato. Il leggero miglioramento dei conti del produttore di chip è stato possibile grazie alla stabilizzazione del mercato dei computer, da tempo in sofferenza. Nel periodo terminato lo scorso 28 dicembre il gruppo americano ha registrato profitti per 2,63 miliardi di dollari, mettendo a segno un +6,4% rispetto a quota 2,47 miliardi dello stesso periodo del 2012. In termini di utile per azione, il dato si è attestato a 51 da 48 centesimi, meno dei 52 centesimi previsti dal mercato.
Per quanto riguarda i ricavi, Intel ha avuto un giro d’affari da 13,83 miliardi, un +2,6% rispetto ai 13,48 miliardi degli ultimi tre mesi del 2012. Gli analisti si aspettavano un dato più contenuto, a 13,7 miliardi. “Abbiamo avuto un solido quarto trimestre con segni di stabilizzazione del segmento dei pc”, ha dichiarato il numero uno Brian Krzanich, che lo scorso maggio ha preso le redini della società della Silicon Valley da Paul Otellini.
Entrando nel dettaglio, la divisione pc ha segnato vendite da 8,6 miliardi di dollari, piatte rispetto allo stesso trimestre del 2012, ma in aumento di circa il 2% sui tre mesi prima. Nel trimestre in corso la società si attende ricavi intorno ai 12,8 miliardi di dollari, a cui potrebbero aggiungersi o togliersi 500 milioni di dollari. Il consensus era fissato a 12,79 miliardi.
In attesa dei conti, arrivati ieri a mercati chiusi, il titolo ha chiuso la seduta in ribasso dello 0,49% a 26,54 dollari. Nell’after-hours è arrivato a cedere oltre il 3%. Nel 2013 le azioni Intel sono cresciute del 23%, poco meno del +30% dell’indice benchmark a Wall Street, l’S&P 500. E nella mattinata di oggi l’inatteso rallentamento di Intel sta contribuendo alla difficile seduta a Piazza Affari per Stmicroelectronics, che a metà mattina cede due punti percentuali, subendo uno dei peggiori ribassi del Ftse Mib.