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Intel affonda a Wall Street tra conti in rosso, licenziamenti di oltre il 15% e dividendi sospesi

Imagoeconomica

La corsa per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale inizia a mietere le prime vittime. Intel, uno dei leader nel settore dei semiconduttori, ha annunciato un massiccio piano di ristrutturazione che prevede il licenziamento di oltre 15mila dipendenti, pari al 15% della sua forza lavoro, e la sospensione dei dividendi a partire dal quarto trimestre. Questa mossa riflette le sfide crescenti e la crescente pressione nel contesto della competitiva corsa all’AI.

La risposta del mercato è stata devastante: nel premercato, le azioni di Intel sono crollate, e la perdita di valore potrebbe arrivare fino a 25 miliardi di dollari. E come se non bastasse, l’azienda si trova ora nel mirino di una potenziale class action per i problemi di instabilità dei suoi processori Raptor Lake. Un cocktail esplosivo di difficoltà finanziarie e legali che metterà alla prova la resilienza e la capacità di ripresa di Intel.

Il massiccio taglio del personale di Intel

La decisione di Intel di ridurre il personale di oltre 15mila unità, con possibilità di arrivare fino a 19mila, segna un’azione senza precedenti nella storia recente dell’azienda. I tagli, previsti entro la fine del 2024, puntano a semplificare la struttura organizzativa e ridurre le spese operative e in conto capitale di oltre 10 miliardi di dollari entro il 2025.

La ristrutturazione si concentrerà principalmente sulle aree amministrative e di supporto, cercando di ottimizzare i costi e migliorare i margini di profitto. Nonostante l’ampiezza dei cambiamenti, Intel dovrà gestire con attenzione il processo per mantenere la produttività e la cultura aziendale.

Conti deludenti e nessuna cedola

I risultati finanziari del secondo trimestre sono stati deludenti, con un fatturato di 12,8 miliardi di dollari, in calo dell’1% rispetto all’anno precedente, e una perdita netta di 1,6 miliardi di dollari, rispetto ai 437 milioni di dollari del trimestre precedente. Il margine lordo è sceso al 35,4%, con un calo di 0,4 punti percentuali. La divisione Client Computing Group ha visto una crescita del 9%, mentre Data Center and AI e Network and Edge hanno registrato rispettivamente cali del 3% e dell’1%. Intel Foundry ha riportato una perdita di 2,8 miliardi di dollari nonostante un fatturato di 4,3 miliardi.

Per far fronte alla crisi, Intel ha deciso di sospendere i dividendi e concentrare le risorse sugli investimenti necessari per la ristrutturazione. I dividendi verranno ripristinati solo quando i flussi di cassa miglioreranno.

Crollo a Wall Street

L’azienda statunitense di chip si prepara a vivere uno dei suoi peggiori crolli dal 2000, con una perdita prevista di quasi 25 miliardi di dollari di valore di mercato. Nel premercato, le azioni dell’azienda hanno già perso circa il 25%, segnalando forti preoccupazioni degli investitori e trascinando con sé tutto il settore. Questo crollo segue una perdita del 7% registrata giovedì, influenzata dalle previsioni negative di Arm Holdings. Un tempo leader del settore con il noto logo “Intel Inside”, l’azienda di Santa Clara rischia ora di veder scendere la sua capitalizzazione di mercato a circa 100 miliardi di dollari, molto al di sotto di Nvidia e Advanced Micro Devices, i suoi principali rivali.

Possibile class action in arrivo

Le difficoltà per Intel sembrano non finire mai. Ora, lo studio legale Abington Cole + Ellery sta considerando l’idea di avviare una class action contro l’azienda a causa dei problemi di instabilità riscontrati nei processori Raptor Lake di 13ª e 14ª generazione. Intel ha recentemente ammesso che questi chip possono diventare instabili a causa di tensioni operative elevate e ha promesso di rilasciare una patch entro metà agosto. Tuttavia, l’efficacia di questo aggiornamento rimane incerta e potrebbe non risolvere i problemi sui processori già difettosi.

Inoltre, ci sono voci che suggeriscono un possibile difetto di ossidazione nei primi processori Core di 13ª generazione, che potrebbe aver contribuito agli attuali problemi. Nonostante i miglioramenti nella produzione, alcuni utenti hanno segnalato difficoltà nella sostituzione dei chip difettosi. Abington Cole + Ellery sta valutando se ci sono sufficienti motivi e querelanti per procedere con la class action.

Le parole del ceo Pat Gelsinger

Il ceo di Intel, Pat Gelsinger, ha descritto la situazione attuale dell’azienda come estremamente difficile. In un memorandum interno, Gelsinger ha espresso il suo dispiacere per i pesanti tagli al personale e la sospensione dei dividendi. “È una notizia dolorosa per me da condividere,” ha scritto, spiegando che Intel ha bisogno di “meno persone in sede e più persone sul campo, a supporto dei clienti.”

Gelsinger ha anche spiegato che la sospensione dei dividendi è una misura necessaria per concentrarsi sul bilancio e ridurre il debito. “Il nostro obiettivo è pagare un dividendo competitivo in futuro,” ha detto. Ha sottolineato che la ristrutturazione è essenziale per migliorare l’efficienza e rendere Intel più competitiva a lungo termine. Nonostante le sfide, ha ribadito l’impegno dell’azienda a costruire una filiera dei semiconduttori più resiliente e a ripristinare la sua posizione di mercato.

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