Usare l’intelligenza artificiale per individuare possibili abusi di mercato, a cominciare dall’insider trading. Questo l’obiettivo di un progetto che la Consob sta sviluppando in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa. Grazie alle nuove tecnologie, infatti, sarà possibile analizzare i comportamenti degli investitori prima che si verifichino particolari eventi price sensitive, facendo emergere eventuali anomalie rispetto al passato. In sostanza, attraverso questi strumenti si potranno isolare casi sospetti di insider trading, l’abuso di informazioni privilegiate.
I primi test sono incoraggianti: segnalano comportamenti anomali nelle negoziazioni con un mese d’anticipo rispetto alla comunicazione ufficiale price sensitive. Inoltre, Consob sta utilizzando l’intelligenza artificiale anche per la vigilanza sulle criptovalute e sul fenomeno del grenwashing, per smascherare prodotti presentati come ecologici ma che non lo sono.
Consob: dal 2019 oscurati 720 siti pirata per investimenti
Intanto, con i metodi tradizionali, la Consob ha oscurato in tutto 720 siti dediti alla raccolta abusiva del risparmio. Il conteggio parte dal 2019, anno in cui alla Commissione è stato attribuito questo nuovo potere.
Solo nel 2021, stando all’ultima relazione annuale Consob, la Commissione ha assunto 409 iniziative di contrasto, tra cui 183 provvedimenti per chiudere i siti offrivano servizi finanziari abusivi.
Nel 2021 457 segnalazioni: il 67% per sospetto insider trading
Per quanto riguarda gli abusi di mercato, l’anno scorso la Commissione ha raccolto 457 segnalazioni di operazioni sospette (dato in linea con quello dell’anno precedente, quando ne erano arrivate 455). Ben il 67% dei casi (contro il 53% dell’anno precedente) riguardava possibili episodi di insider trading, mentre le ipotesi di manipolazione operativa si sono fermate al 32% (dal 40% del 2020). Sul tema degli abusi di mercato la Consob ha avviato sanzioni amministrative nei confronti di 49 persone fisiche.
Gli esposti sono stati 2.574, in lieve flessione rispetto ai 2.778 dell’anno precedente. Inoltre, è sceso molto il numero degli esposti riferibili a emittenti e intermediari (da 1.567 nel 2020 a 974 nel 2021), mentre sono aumentati in modo significativo quelli relativi a soggetti non autorizzati (da 758 nel 2020 a 1.138 nel 2021) e le violazioni segnalate con maggiore frequenza riguardano ipotesi di abusivismo e anomalie nella prestazione dei servizi d’investimento.
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