Migliora il mercato del lavoro. Nei primi 10 mesi del 2015 sono aumentati i contratti a tempo inderminato, mentre sono diminuiti i contratti a termine e quelli di apprendistato.
Nel dettaglio, secondo i dati diramati dall’Inps, da inizio anno si sono rergistrate 1,8 milioni di assunzioni a tempo inderminato a fronte di 1,33 milioni di cessazioni. Rispetto allo stesso periodo del 2014 il rapporto risulta essere positivo per 415.577 posti di lavoro.
Rispetto al 2014, sono stati attivati 1.437.547 contratti a tempo inderminato nel settore privato a fronte dei 1.107.762 dell’anno scorso, numeri che testimoniano un incremento pari a 329.785 unità.
Parlando in termini percentuali le nuove assunzioni nel settore privato hanno registrato un +29,8% mentre le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti di lavoro a termine, comprese le “trasformazioni” degli apprendisti, sono state 406.691 (+17% rispetto all’anno precedente). La variazione netta dei contratti a tempo indeterminato risulta fortemente positiva (+507.691) e nettamente superiore a quella registrata per il corrispondente periodo dell’anno precedente (+92.114).
Ma in quale zona d’Italia sono stati attivati più contratti? La crescita maggiore si è registrata in Friuli-Venezia Giulia (+78%), Umbria (+56%), Piemonte (+52%, mentre variazioni meno consistenti sono avvenute alSud: Sicilia (+4%), Puglia (+11%) e Calabria (+12%).