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Inpgi, Governo in campo: due alternative sul tavolo

Il Governo entra a far parte in prima persona di una commissione tecnica che comprende anche l’Inpgi e l’Inps e che entro il 20 ottobre dovrà indicare le decisioni straordinarie da assumere per salvare le pensioni dei giornalisti e del loro istituto da anni in profondo rosso

Inpgi, Governo in campo: due alternative sul tavolo

La crisi strutturale dell’Inpgi, l’istituto che eroga le pensioni ai giornalisti da anni in profondo rosso per lo sbilancio tra la riduzione dei giornalisti dipendenti in servizio e l’aumento dei giornalisti in pensione, approda finalmente sul tavolo del Governo Draghi a cui tutta la categoria guarda con grande fiducia.

Già venerdì un emendamento al decreto Sostegni-bis, approvato dalla Commissione Bilancio della Camera, ha concesso altri sei mesi di tempo all’Inpgi, cioè fino al 31 dicembre 2021, per evitare il commissariamento adottando misure urgenti eque ed efficaci per raddrizzare il bilancio dell’istituto. Ma, pur concedendo un’altra chance all’Inpgi, il Governo, di fronte alla gravità della crisi della previdenza dei giornalisti, si appresta a scendere in campo in prima persona. E’ per questo che è stata decisa l’istituzione di una commissione tecnica con i rappresentanti dei ministeri del Lavoro, dell’Economia, della Presidenza del Consiglio e dell’Inpgi e dell’Inps per “consentire i necessari approfondimenti” al fine di garantire la sostenibilità del sistema pensionistico dei giornalisti.

Si apre cosi un tavolo di confronto che entro il 20 ottobre dovrà fornire indicazioni decisive per risolvere in via straordinaria la crisi della previdenza dei giornalisti perchè – come ha avvertito il presidente della Commissione parlamentare di controllo degli enti previdenziali, Tommaso Nannicini – “non è il momento di rinvii ma di decisioni” in quanto “la situazione dell’Inpgi ha bisogno che si chiarisca subito quale strada si intende percorrere per tutelare le pensioni dei giornalisti”.

In sostanza si tratterà di scegliere tra le due alternative che si sono prospettate per il futuro dell’Inpgi e della previdenza dei giornalisti e cioè o la confluenza dell’Inpgi nell’Inps oppure l’ampliamento della platea degli iscritti all’Inpgi con la confluenza nell’istituto dei giornalisti dei lavoratori della comunicazione o di tutti i lavoratori dell’editoria. Non sono decisioni facili da prendere ma il fatto che il Governo abbia deciso di occuparsene in prima persona dimostra che siamo arrivati al dunque e che Draghi vuole risolvere un problema cruciale per il futuro delle pensioni dei giornalisti di oggi e di domani. Così come va considerato un segnale nuovo e molto importante il fatto che a far parte della commissione tecnica che deve pronunciarsi sia stato chiamato non solo l’Inpgi ma anche l’Inps.

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