Ci sono molti strumenti della politica monetaria, e sono anzi aumentati negli ultimi anni, da quando le banche centrali hanno fatto ricorso a politiche non convenzionali, come l’espansione quantitativa della moneta. Ma uno degli strumenti più curiosi – uno strumento che secondo il governatore della banca centrale turca potrebbe addirittura diventare lo strumento principale – sta nella percentuale di oro che le banche turche sono abilitate a tenere nelle reserve.
Questa misura fa parte di una strategia volta a far riaffluire nel sistema finanziario quella ricchezza sterile che è l’oro detenuto presso le famiglie: come in tutto il Medio Oriente e in India, le famiglie turche sono grandi tesaurizzatrici del metallo giallo. Le banche hanno iniziato a offrire alle famiglie depositi in oro. I privati consegnano oro e ricevono in cambio lire turche, mentre le banche possono conservare l’oro o venderlo. Queste misure hanno portato grossi benefici alla bilancia dei pagamenti, permettendo alla Turchia di esportare oro verso gli Emirati Arabi Uniti e in Iran, mentre le importazioni di oro sono fortemente diminuite.