Il gruppo Ferretti, noto per la sua produzione di yacht di lusso, si avvicina sempre di più al suo ingresso in Borsa a Piazza Affari, dopo aver già ottenuto una quotazione a Hong Kong nel 2022. Nell’ultima notte, l’azienda ha annunciato con successo il completamento dell’offerta per l’ammissione alla quotazione e alle negoziazioni delle sue azioni ordinarie sull’Euronext Milan della Borsa Italiana. Il prezzo di offerta è stato stabilito a 3 euro per azione, generando proventi lordi di circa 265 milioni di euro, che saranno destinati a Ferretti International Holding Spa.
Un ingresso in borsa propenso al successo
La società ha affermato che l’offerta ha suscitato un grande interesse da parte di importanti investitori istituzionali italiani e internazionali, con circa 70 linee di allocate. Ciò contribuirà ad ampliare e rafforzare la base azionaria istituzionale dell’azienda. Due investitori principali, Danilo Iervolino e Karel Komarek, hanno sottoscritto complessivamente il 35,4% delle azioni offerte, corrispondente a circa il 10% del capitale sociale dell’azienda. Sulla base del prezzo di offerta, la capitalizzazione di mercato della società al primo giorno di negoziazione a Milano sarà di circa 1 miliardo di euro.
I numeri
Nel dettaglio, l’operazione comporta la vendita di 88.454.818 azioni da parte di Ferretti International Holding Spa. In caso di mancato esercizio dell’opzione di over-allotment, le azioni offerte rappresenteranno circa il 26,1% del capitale sociale. L’azionista venditore ha concesso a UniCredit, in qualità di stabilizzatore, un’opzione per l’acquisto di ulteriori 8.845.482 azioni al prezzo di offerta, pari a circa il 10% del numero massimo delle azioni offerte. Se l’opzione di over-allotment venisse invece esercitata integralmente, il numero di azioni offerte salirebbe a 97.300.300, pari a circa il 28,7% del capitale sociale.
Il debutto delle azioni su Euronext Milan e la successiva regolamentazione sono previsti per il 27 giugno 2023, ma sono soggetti all’ottenimento delle necessarie approvazioni da parte della Borsa Italiana, inclusa l’ammissione delle azioni alle negoziazioni a Piazza Affari.