L’impatto del lockdown da Covid-19 continua a fare sentire la sua devastante presa sulle economie. E la Banca d’Inghilterra (BoE) mantiene i tassi allo 0,1% a fronte di un catastrofico calo del Pil 2020, stimato a -14%. La BoE tuttavia si attende un rimbalzo del 15% il prossimo anno e sottolinea che “che il sistema finanziario britannico è abbastanza solido da poter assorbire le perdite legate alla crisi”.
I dati macro in arrivo dalla Ue non sono confortanti. E sebbene fosse ampiamente atteso un calo della produzione industriale, colpisce il dato in arrivo dalla Germania. La manifattura tedesca ha subito un calo pesantissimo in marzo: -9,2%, un livello mai raggiunto prima e decisamente superiore alle attese (-7,4% il consensus). Ma quel che più colpisce, rileva un rapporto di Goldman Sachs, è che senza le costruzioni – in crescita dell’1,8% in quanto escluse dal lockdown che nel resto d’Europa ha riguardato tutti i settori dal 15 marzo in poi – sarebbe stato anche peggiore: -11,2%. E ancora, se è vero che sono stati investiti dall’onda Covid-19 tutti i sottosettori, dai beni intermedi a quelli durevoli a quelli di consumo, il crollo della produzione di marzo si è spropositatamente concentrato in pochi sub-settori: l’auto segna un -31,1%, seguono i macchinari -10,4% e i metalli fabbricati -7,4%. L’attesa di Goldman Sachs è di un peggioramento in aprile vista la caduta record degli ordinativi industriali di marzo: -15,6%.
La Germania, naturalmente, non è la sola ad aver subito gli effetti della pandemia. In Francia il sconfinamento anti-Covid taglia la produzione industriale del 16,2% a marzo. In Italia la caduta della produzione è stata del 16,6% secondo Istat.