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Inghilterra-Italia stasera a Wembley: gli inglesi cercano la rivincita ma per la Nazionale di Spalletti è un test che vale doppio

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E poi si gioca. L’Italia di Spalletti, dopo l’abbuffata di gol contro Malta, si appresta a un test decisamente più complicato in quel di Wembley, dove gli inglesi cercheranno la rivincita (con le dovute differenze) della finalissima del 11 luglio 2021. Quella sera gli azzurri diventarono campioni d’Europa, ora invece cercano il pass per partecipare all’edizione del 2024 e provare a difendere il titolo.

Non è un mistero che la sfida arrivi in un momento delicatissimo per il nostro calcio, alle prese con l’ennesimo scandalo-scommesse della sua storia: in attesa di nuove rivelazioni (Corona ha promesso di fare altri nomi questa sera su Rai Tre, proprio in concomitanza con la partita), è bene restare concentrati sul campo e sull’obiettivo Europeo, da centrare a tutti i costi.

Inghilterra – Italia (ore 20.45, Rai Uno)

L’ultima volta degli azzurri a Wembley risale, appunto, a due anni e mezzo fa, ma sembra passato molto più tempo. Allora ci giocavamo una finale con Mancini in panchina, questa volta invece c’è in ballo la qualificazione, peraltro con un (piccolo) margine d’errore.

Una sconfitta non pregiudicherebbe nulla, però lascerebbe l’Italia a 10 punti come l’Ucraina, con la prospettiva di giocarsi il tutto per tutto nello “spareggio” di Leverkusen (campo neutro scelto dalla Uefa) del prossimo 20 novembre. Perdere, insomma, renderebbe il cammino più complicato, mentre un risultato positivo lo metterebbe in enorme discesa, oltre a dare una boccata d’ossigeno a un sistema messo a dura prova dallo scandalo scommesse.

Guai però a pensare che gli inglesi, a cui basta un solo punto per fare festa, possano affrontarci in modo svagato: la sconfitta del 11 luglio 2021 brucia ancora ed è logico pensare che Southgate e i suoi vogliano prendersi una piccola rivincita, fermo restando che la Coppa non gliela ridarà nessuno.

Per Spalletti si tratta del primo vero big match alla guida della Nazionale, anche se la pressione lo sta accompagnando sin dall’inizio in Macedonia del Nord. Il Ct, del resto, è subentrato in corsa e si è trovato alle prese con una situazione complicata, con l’obbligo di battere Ucraina e Malta per poter affrontare la trasferta londinese con un minimo di serenità in più. Missione compiuta, peraltro con un piglio che ha già convinto la critica: vabbé che Malta vale una squadra di Serie C, ma le premesse dei giorni scorsi (vedi Tonali e Zaniolo che lasciano Coverciano dopo i colloqui con la polizia) erano le peggiori possibili. 

Spalletti: “Scommesse? Per la squadra è stato un trauma”

“È stato un trauma per la squadra, ci siamo ritrovati ad avere le autorità quasi dentro lo spogliatoio – ha confermato Spalletti -. Ci siamo rimasti un po’ male, sorpresi, i ragazzi coinvolti erano distrutti: quando poi un gruppo sta insieme si creano sempre relazioni importanti. Ora però bisogna pensare solo alla partita, sappiamo quale sia la storia e la forza dell’Inghilterra. Giochiamo nel loro stadio, questa è la gara in cui ti devi sentire felice di superare i limiti che tutti ti mettono davanti. Capiremo se siamo una squadra tosta se riusciremo a superare l’obiettivo senza andare a quello successivo, chiarriva pensando ‘andremo a giocarcela all’ultima partita’, non è un calciatore forte e di caratura internazionale”.

Southgate avvisa: “Ci basta il pari? No, vogliamo vincere”

“Qualificarsi per un torneo è sempre la prima cosa e il grande avversario che affronteremo è il perfetto promemoria che non bisogna dare niente per scontato- ha sottolineato Southgate -. L’Italia ha saltato gli ultimi due Mondiali, significa che qualificarsi per una grande manifestazione non è semplice, che devi giocare al meglio quando ne hai la chance. Sappiamo che potrebbe bastarci anche il pareggio, ma vogliamo vincere e giocare bene. Non vediamo l’ora che arrivi il momento di giocare, perché è una partita di alta qualità con il tutto esaurito a Wembley, queste sono le notti che vuoi goderti”.

Inghilterra – Italia, le formazioni: Spalletti lancia Scamacca, Udogie ed El Shaarawy

Rispetto a Bari ci saranno diverse novità, anche perché Spalletti ha bisogno di gambe fresche, oltre che di coinvolgere più uomini possibili. Gli unici tre confermati saranno Donnarumma, Barella e Berardi, a fronte di 8 volti nuovi che tenteranno di violare il tempio inglese. Il 4-3-3 azzurro vedrà così Donnarumma in porta, Di Lorenzo, Scalvini, Acerbi e Udogie in difesa, Barella, Cristante e Frattesi a centrocampo, Berardi, Scamacca ed El Shaarawy in attacco. Classico 4-2-3-1 invece per Southgate, che cercherà di festeggiare la qualificazione a Euro 24 con Pickford tra i pali, Walker, Stones, Maguire e Trippier nel reparto arretrato, Henderson e Rice in mediana, Foden, Bellingham e Rashford alle spalle dell’unica punta Kane.

Inchiesta scommesse: Corona promette altri nomi su Rai Tre

Ma la serata, come detto in apertura, rischia di dividersi tra le emozioni del campo e quelle dei salotti tv, dove Fabrizio Corona promette nuovi nomi legati alle scommesse. Il re dei paparazzi, infatti, parteciperà alla trasmissione di Rai Tre “Avanti Popolo”, condotta dall’ex Ministro delle politiche agricole (governo Letta) Nunzia De Girolamo, dove farà ulteriori rivelazioni su una vicenda che ha dimostrato di conoscere piuttosto bene, tanto da costringere gli inquirenti, preoccupati dalla fuga di notizie, ad accelerare gli avvisi di garanzia sia a Tonali che a Zaniolo.

Cosa succederà stasera? Impossibile fare previsioni certe, ma è molto probabile che uscirà qualche nome in più, anche perché l’inchiesta, come sussurrano i muri della Procura di Torino, è ben lontana dall’essere conclusa. Ovviamente le polemiche non mancano, visto che l’ospitata sarà a pagamento (si parla di 8-10 mila euro) proprio come le precedenti a “Belve” e a “Domenica In” (12 mila in entrambe): un cachet di oltre 30 mila euro che ha fatto storcere il naso a Pd, Cinque Stelle e al deputato di Europa Verde Angelo Bonelli, pronto a depositare un’interrogazione urgente al Parlamento per chiarire la storia. I dirigenti Rai e Nunzia De Girolamo, nel frattempo, nicchiano, nella speranza di alzare sensibilmente lo share-flop della prima puntata (3,6%, Corona ha promesso il 15).

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