La Lombardia è regina incontrastata delle infrastrutture italiane, ma c’è un settore in cui viene clamorosamente battuta. È quello delle infrastrutture per la banda ultralarga, che vede al primo posto la Sicilia con una percentuale di copertura pari all’88,7% delle unità immobiliari. La classifica regionale riserva anche altre sorprese: al secondo posto c’è infatti la Puglia (87,5%) e al terzo il Lazio (86,5%). Subito fuori dal podio Toscana, Liguria e Campania, tutte sopra l’85%. Altre 7 regioni (Lombardia, Calabria, Emilia Romagna, Basilicata, Veneto, Marche e Umbria) si collocano nella fascia tra il 75% e l’85% di copertura mentre sotto il 60% ne risultano appena 2: Trentino Alto Adige (58,5%) e Valle d’Aosta (45,3%). I numeri sono contenuti in una ricerca dell’Istituto per la Competitività (I-Com) presentata oggi a Palazzo Colonna a Roma nel corso di un evento dal titolo “#TavoloItalia18. Le relazioni tra imprese e territori per lo sviluppo economico e la rinnovata fiducia dei cittadini”.
Dallo studio emerge anche che, tra le connessioni più veloci (200 Mbps – 1 Gbps), le prime quattro posizioni sono occupate da regioni con un tasso di copertura superiore al 20% delle UI: tre del Nord, ovvero la Lombardia (24,9%), la Liguria (23,9%), il Piemonte (22,2%) e una del Sud, la Campania, a quota 21,3%. Altre tre regioni si posizionano tra il 19% e il 15% ovvero l’Umbria, la Sardegna e la Sicilia, tutte sopra la media nazionale, pari al 14,1% delle UI italiane. Tra il 10% e il 15% si classificano Emilia Romagna e Lazio, mentre le altre regioni si distribuiscono quasi equamente: cinque sopra la quota del 5% delle UI coperte e sei sotto tale quota.
IL SETTORE ENERGETICO
Rispetto alle infrastrutture energetiche, la prima regione in Italia per densità della rete di trasmissione elettrica è la Lombardia, con 162 metri di rete per ogni kmq di superficie; seguono Valle d’Aosta, Liguria, Veneto e Campania, con un’estensione di poco superiore ai 100 m/kmq. Ultime in graduatoria Molise e Basilicata, con meno di 30 m/kmq di rete di trasmissione. Passa invece al terzo posto la Lombardia in quanto a rete di distribuzione, lasciando il primato a Campania e Lazio, con rispettivamente 6.463 m/kmq e 5.749 m/kmq. In fondo alla classifica, in questo caso, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige.
Passando alle infrastrutture per il trasporto e la distribuzione del gas, sia per l’una che per l’altra, la prima regione in Italia per densità di rete è la Lombardia, con 187 m/kmq e 2.008 m/kmq, rispettivamente.
IL SETTORE IDRICO
Anche per quanto riguarda l’acqua, la Lombardia è la prima regione per volumi immessi in rete – più di 1,3 miliardi di metri cubi – con il 25% di perdite idriche reali. Per gli impianti di depurazione delle acque reflue urbane, il Piemonte – con 3.888 impianti – è la prima regione in assoluto, seguita da Emilia Romagna e Lombardia, dove sono presenti 2.037 impianti e 1.498, rispettivamente.
Circa la metà del carico inquinante nazionale confluito negli impianti di depurazione, in termini di abitanti equivalenti, è trattato nel Nord Italia, in particolare in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna.
IL SETTORE DEI TRASPORTI
La Valle d’Aosta è la regione con la più elevata densità di rete autostradale, con i suoi 770 km per ogni milione di autovetture immatricolate. È, invece, il Piemonte a distinguersi per quanto riguarda la rete ferroviaria, quantomeno in termini assoluti (con una rete lunga 1.895 km), mentre in termini relativi è la Liguria ad occupare il primo posto (92 metri per ogni kmq di territorio regionale).
Passando al trasporto aereo, il 47% dei voli avviene in Lazio e Lombardia, mobilitando oltre la metà dei passeggeri in transito. In particolare, Roma Fiumicino è di gran lunga il primo tra gli aeroporti italiani, con i suoi 204.781 voli e quasi 23 milioni di passeggeri transitati.
L’INDICE I-COM DI DOTAZIONE INFRASTRUTTURALE
Per descrivere in generale il grado di sviluppo infrastrutturale delle regioni italiane, I-Com ha elaborato anche un indice sintetico che tiene conto dei vari settori. Da questa classifica emerge che la Lombardia continua a guidare la classifica con un punteggio pari a 100, seguita dalla Campania, che deve il suo posizionamento allo sviluppo delle reti di ultima generazione e alla buona capillarità della rete elettrica (la migliore in quanto a distribuzione), autostradale e ferroviaria. Si sottolinea ancora una volta l’ampia disuguaglianza a livello interregionale che vede regioni come Sardegna e Valle D’Aosta all’estremo opposto della classifica, con un indice infrastrutturale inferiore del 70-80% circa rispetto alla Lombardia.