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Inflazione Italia ottobre 2022: sfiora +11,9% annuo, massimo dal 1984. Volano energetici e alimentari – Istat

L’inflazione al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +5 pct a +5,3 pct e quella al netto dei soli beni energetici da +5,5 pct a +5,8 pct. La Bce vede nuovi rincari in Europa fino al 2024

Inflazione Italia ottobre 2022: sfiora +11,9% annuo, massimo dal 1984. Volano energetici e alimentari – Istat

Continua a galoppare l’inflazione anche in Italia. Secondo i dati preliminari diffusi oggi dall’Istat, l’Inflazione Italia ottobre 2022 ha segnato un aumento del 3,5 pct rispetto a settembre e dell’11,9% rispetto a un anno fa, contro il +8,9 pct segnato il mese precedente.
“Bisogna risalire al marzo 1984 per un tendenziale dell’indice generale NIC pari a +11,9 pct” commenta l’Istat. La forte accelerazione si deve soprattutto ai prezzi dei Beni energetici (da +44,5% di settembre a +73,2%) e, in misura minore, ai prezzi dei Beni alimentari. L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +5 pct a +5,3 pct e quella al netto dei soli beni energetici da +5,5 pct a +5,8 pct. L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +8,0% per l’indice generale e a +3,7% per la componente di fondo.

Inflazione Italia ottobre 2022: sale ancora il carrello della spesa, massimi dal giugno 1983. Focus sugli alimentari

Continuano a salire il prezzi del cosiddetto “carrello della spesa”. Secondo le stime dell’Istat, nel mese di ottobre i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona passano da +10,9% a +12,7%, e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto da +8,4% a +8,9%. I prezzi dei Beni alimentari (passati da +11,4 pct a +13,1 pct), sia lavorati (da +11,4 pct a +13,4 pct) sia non lavorati (da +11,0 pct a +12,9 pct). “È necessario risalire a giugno 1983 (quando registrarono una variazione tendenziale del +13,0%) per trovare una crescita dei prezzi del “carrello della spesa”, su base annua, superiore a quella di ottobre”, commenta l’Istat. Più nel dettaglio: Abitazione, acqua, elettricità, combustibili registrano +58,8 pct. Cibo e bevande analcoliche +13,5 pct. Trasporti +8,0 pct. Servizi ricettivi e di ristorazione +7,5 pct. Mobili, articoli e servizi per la casa +7,1 pct. Altri beni e servizi +3,1 pct. Abbigliamento e calzature +3,0 pct. Alcolici e tabacchi +2,3 pct. Ricreazione, spettacoli e cultura +1,7 pct. Istruzione +1,0 pct. Servizi sanitari e spese per la salute +0,8 pct. Comunicazioni -2,5 pct.

Anche nella zona euro inflazione vista in ulteriore rialzo fino al 2024 -Bce

Le attese d’inflazione per l’area euro “sono state riviste ulteriormente al rialzo per tutto l’orizzonte 2022-2024” con l’andamento dei prezzi per il prossimo anno che balza di oltre due punti percentuali, da 3,6% a 5,8%, e che anche al netto di energia, alimentari, alcol e tabacco sale di oltre un punto da 2,9% a 3,9%. È quanto si legge nell’«Indagine presso i previsori professionali» del quarto trimestre 2022 della Bce. L’inflazione attesa è al 5,8% e 2,4% per il 2023 e 2024 rispettivamente e al 2,2% più a lungo termine, un numero quest’ultimo che non deponeva a favore di una pausa nella fase attuale di rialzo dei tassi. «Secondo i rispondenti, le revisioni al rialzo riflettono principalmente una combinazione di maggiori prezzi energetici e alimentari» ma anche «la diffusione sui prezzi di altri settori».

Il Giappone annuncia un piano da 260 mld contro l’inflazione

Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha annunciato misure di stimolo per 260 miliardi di dollari per affrontare l’inflazione, dopo che il gabinetto ha approvato un bilancio supplementare per finanziare in parte le misure di sostegno. Il governo spera che i 39.000 miliardi di yen di spesa fiscale salgano a 72.000 miliardi di yen con gli investimenti del settore privato, ha dichiarato Kishida ai giornalisti.

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