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Inflazione energia, Upb: “Il potere d’acquisto delle famiglie più fragili è tutelato per intero”

La presidente Lilia Cavallari spiega che “il grado di compensazione tende a diminuire con la crescita della spesa” – “Ma l’inflazione può essere persistente: avanti con le riforme”

Inflazione energia, Upb: “Il potere d’acquisto delle famiglie più fragili è tutelato per intero”

Il bonus 200 euro varato dal governo per contrastare l’inflazione, pur essendo destinato a una platea ampia, “potrebbe contribuire in modo significativo a compensare l’impatto degli incrementi di prezzi e tariffe sui nuclei familiari con spesa più bassa, maggiormente dipendenti dai consumi energetici”. Lo ha detto lunedì Lilia Cavallari, presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, nel corso di un’audizione sul decreto Aiuti davanti alle commissioni Bilancio e Finanze della Camera.

Inoltre, secondo le simulazioni dell’Upb, il complesso degli interventi che si sono succeduti a partire dal decreto Sostegni-bis del maggio 2021 dovrebbe consentire “di tutelare integralmente il potere di acquisto delle famiglie con minore capacità di spesa”. In riferimento all’intera popolazione, invece, le misure introdotte dovrebbero permettere “di contenere la perdita di potere di acquisto su valori prossimi al 2% in media”.

Caro-energia: in due anni il Governo ha stanziato 28,5 miliardi

Nel dettaglio, calcola l’Upb, fra il 2021 e il 2022 lo Stato ha messo in campo 28,5 miliardi di euro (di cui 23,6 quest’anno) per mitigare l’effetto dell’aumento dei prezzi dell’energia. Di questi, 8 miliardi sono in favore delle famiglie, 7,4 miliardi a beneficio delle imprese e 13,1 miliardi sono destinati a sostenere sia le prime che le seconde.

Oltre al bonus 200 euro, che è un trasferimento una tantum, i nuclei familiari beneficiano anche di altre misure importanti:

  1. la riduzione delle componenti tariffarie dei beni energetici, che ha un impatto maggiore sui bilanci delle famiglie più povere, ma, da sola, non basta a compensare l’aumento delle bollette di luce e gas;
  2. il potenziamento dei bonus sociali, che a loro volta favoriscono di più le famiglie con consumo minore, sia perché sono attribuiti in base all’Isee, sia perché, come il bonus 200 euro, sono erogati di solito in cifra fissa, e risultano quindi più incisivi per chi guadagna meno.

“L’azione combinata degli interventi sulle tariffe, dei bonus sociali e dell’indennità una tantum tende a compensare l’onere derivante dagli incrementi dei prezzi in modo decrescente al crescere della spesa familiare equivalente”, spiega ancora Cavallari.

“Inflazione forse persistente, avanti con le riforme”

Per quanto riguarda il quadro generale dei prezzi, secondo la presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio “non si può escludere la possibilità che l’inflazione si manifesti con maggiore persistenza rispetto a quanto prefigurato negli scenari di base delle previsioni macroeconomiche. La conduzione della politica economica potrebbe quindi dover fronteggiare dinamiche nominali ancora elevate nei prossimi trimestri: appare pertanto necessario affiancare alle misure di urgenza anche l’irrobustimento e l’accelerazione dell’azione di riforma, volta a sciogliere i nodi strutturali dell’economia italiana e ad affrontare congiuntamente le nuove sfide dell’indipendenza energetica e della transizione ecologica”.

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