L’Istat conferma la stima provvisoria. L’aumento tendenziale dei prezzi dei beni si attesta stabilmente al 3%, quello dei prezzi dei servizi sale al 2,6% dal 2,3% dello scorso maggio. Il differenziale inflazionistico tra beni e servizi diminuisce perciò dello 0.3%.
La spinta principale arriva dall’aumento dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti, con un rialzo congiunturale del 1,1%. Si impennano i prezzi dei biglietti di viaggio, in corrispondenza ad un generale rincaro di tutti i servizi legati alle vacanze estive. In base annua gli aumenti riguardano il trasporto aereo (+13,8%, +6,9% su base mensile), il trasporto marittimo (+52,8%, +10,8% su base mensile), il trasporto ferroviario (+8,4%, +2% su base mensile), le assicurazioni sui mezzi di trasporto (+5,3%, +0,3% su base mensile), i serivizi di alloggio (+3,9%, +0,9% su base mensile) e gli stabilimenti balneari (+5,3%, +3,5% su base mensile).
Aumentano su base mensile anche i prezzi degli alimentari (alcolici inclusi) che passano dal 2,9% al 3%, segnando un livello record dagli ultimi due anni. Diminuzioni congiunturali sono state rilevate invece sui prezzi di benzina e diesel. Rispetto al dato dell’anno precedente rimangono però aumenti a doppia cifra. I dati in base annua comunicati dall’Istat sono +11,9% per la benzina e +14% per il gasolio. Il “carrello della spesa”, cioè il paniere dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (tra cui alimentari e carburanti), ha registrato un aumento del 3,5% su base annua ed un calo dello 0,1% su base mensile.