Poche idee ma confuse e soprattutto molto livore. Come altrimenti potrebbe definirsi il giudizio che il segretario della Fiom, Maurizio Landini, riserva al premier Renzi con il quale inizialmente c’era stato feeling? E in effetti le parole di Landini sembrano quelle di amante deluso.
“Renzi – ha commentato il numero uno dei metalmeccanici della Cgil – ha fatto anche peggio di Berlusconi sull’articolo di 18”. Landini ha poi aggiunto parlando a Palermo: “Siamo di fronte al tentativo di cancellare lo Statuto dei lavoratori: quando li puoi licenziare, controllare a distanza vuol dire che libertà e la dignità della persona dentro il luogo di lavoro non c’è più”.
In realtà la revisione dello Statuto dei Lavoratori per adeguarlo ai tempi era nelle corde anche dei padri dello Statuto e di un giuslavorista insospettabile come Gino Giugni. Ma questo forse Landini non lo sa.