L’economia dell’Eurozona riacquista un po’ di slancio alla fine del primo trimestre. L’indice Pmi manifatturiero della zona euro è aumentato a marzo a 51,4 punti (dai 51,2 di febbraio), il livello più alto da due mesi. L’indice composito Pmi Flash Markit dell’eurozona di marzo, che misura i cambiamenti dell’attività dei Paesi dell’unione europea, è salito invece a 53,7 punti, dai 53,0 di febbraio. La ripresa fa segnare un’inversione rispetto alle flessioni registrate nei due mesi precedenti.
Secondo Chris Williamson, chief economist di Markit, “i dati di marzo mostrano come l’eurozona stia dando nuovi segnali di vita. Il Pmi ha posto fine alla preoccupante tendenza al ribasso osservata durante i primi due mesi dell’anno, ponendo quindi la regione in corsa per un’espansione del Pil durante il primo trimestre dello 0,3 per cento”.
Inoltre, secondo Williamson, “se tutto va bene, la crescita osservata a marzo dovrebbe incoraggiare la Bce ad emettere a breve nuovi stimoli per sostenere ulteriormente la crescita durante il secondo trimestre e fino all’estate”.
Quanto alla prima economia europea, alla fine del quarto trimestre in Germania il settore manifatturiero ha continuato a rallentare leggermente, ma il calo è stato più che compensato dalla forte crescita del settore dei servizi.
E’ il quadro che emerge dalla stima flash di Markit Economics, che indica il calo dell’indice Pmi manifatturiero a marzo a 50,4 da 50,5 di febbraio, ai minimi da 16 mesi. Sale, invece l’indici dei Servizi a 55,5 da 55,3 di febbraio e l’indice composito resta fermo a 54,1.