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Industria, Istat: nel 2012 produzione più bassa dal 1990

Il volume della produzione industriale italiana nel 2012 è stato il più basso almeno dal 1990. Lo comunica l’Istat, spiegando che l’anno scorso l’indice grezzo della produzione è risultato pari in media a 82,9. Il crollo su base annua è stato del 6,7%. Dal 2008, anno che ha segnato il picco della crisi, l’indice della produzione industriale ha perso un quarto del suo valore.

Solo a dicembre, il calo è stato del 6,6% in termini tendenziali, mentre a livello congiunturale si è registrata una crescita dello 0,4%. Nel periodo ottobre-dicembre, invece, l’indice ha fatto segnare una flessione del 2,2% rispetto ai precedenti tre mesi.

Nell’ultimo mese del 2012 si sono registrate variazioni tendenziali negative in tutti i raggruppamenti principali di industrie. Le diminuzioni più marcate riguardano i beni intermedi (-9,4%) e i beni di consumo (-7,7%), mentre flessioni più contenute si rilevano per l’energia (-3,7%) e per i beni strumentali (-2,5%).

Le contrazioni più ampie su base annua riguardano la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-16,8%), l’industria del legno, della carta e stampa (-11,4%), l’attività estrattiva (-10,8%) e la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-10,7%).

Il responsabile dell’indagine Istat, per spiegare il crollo della produzione industriale, ha fatto riferimento alla situazione delle grandi imprese, prendendo ad esempio la Fiat, dove ormai si lavora pochi giorni l’anno. A dicembre la produzione di autoveicoli in Italia ha subito una flessione del 26,5% rispetto al mese precedente, mentre su base annua si è registrato un calo del 19,5%.

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