Fatturato in calo e ordini fermi per l’industria italiana. Secondo gli ultimi dati Istat, a ottobre il fatturato dell’industria, al netto della stagionalità, ha registrato una riduzione dello 0,2% rispetto a settembre, mentre, corretto per gli effetti di calendario, è diminuito del 4,7% in termini tendenziali.
Per quel che riguarda gli ordinativi totali, si è registrata una variazione congiunturale nulla. Nel confronto con il mese di ottobre 2011, l’indice grezzo degli ordinativi ha segnato invece una variazione negativa dello 0,1%.
La variazione congiunturale del fatturato è sintesi di una diminuzione dell’1% sul mercato interno e di un aumento dell’1,5% su quello estero. Nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo registra una flessione dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti. Su base annua il fatturato ha registrato un calo dell’8% sul mercato interno e un aumento del 2,2% su quello estero.
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano cali congiunturali per l’energia (-1,6%) e per i beni intermedi (-0,6%), mentre aumentano per i beni di consumo (+0,6%) e per i beni strumentali (+0,5%). L’indice grezzo del fatturato aumenta, in termini tendenziali, dell’1,3%: il contributo più ampio a tale aumento viene dalla componente estera dei beni strumentali.
L’incremento tendenziale maggiore del fatturato si registra nel settore delle industrie alimentari, bevande e tabacco (+1,3%), mentre la diminuzione più marcata riguarda le altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-16,7%).
La variazione congiunturale nulla degli ordini è sintesi di un calo dell’1,3% degli ordinativi interni e di un incremento del 2% di quelli esteri. Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali si riducono dell’1,1% rispetto al trimestre precedente. Su base annua, l’aumento più consistente si registra nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+12,4%).