La produzione industriale italiana costa sempre di più. A giugno i prezzi sono aumentati dello 0,1% rispetto a maggio, mentre il gap arriva al 4,3% su base annuale. Senza considerare il comparto energetico, gli incrementi sono pari rispettivamente allo 0,1 e al 4,1%. Questi gli ultimi numeri diffusi dall’Istat.
Fin qui i dati sui beni venduti nel mercato interno. Per quelli commercializzati all’estero, l’aumento è dello 0,2% su base congiunturale (+0,1% per l’area euro e +0,3% per l’area extra euro) e del 3,5% rispetto a giugno 2010 (+4% per l’eurozona e +3,2% sugli altri mercati).
A far crescere di più l’indice annuale su tutte le piazze sono stati i prodotti intermedi: +2,2% in Italia e per l’area euro, +1,3% nei Paesi con monete diverse. La fabbricazione di coke e di prodotti petroliferi raffinati è il settore che ha fatto registrare la crescita dei prezzi più marcata su base tendenziale, del 14,2% sul mercato interno e del 20,5% su quello estero.