L’Italia non è la Grecia, piuttosto la Germania. Secondo uno studio della Fondazione Edison, sui dati Eurostat del 2007, le macroregioni del Nordest e del Nordovest di Italia sono ai primi due posti nella classifica di numero per addetti nell’industria manifatturiera europea. La prima macroregione NUTS1 (il primo tipo della suddivisione di Eurostat che comprende 271 unità territoriali statistiche) per numero di lavoratori è il Nordovest Italia, con 1,68 milioni di addetti, seguita dal Nordest Italia con 1,35 milioni. Solo al terzo posto troviamo la Renania-Westfalia (Dusseldorf e Colonia) con 1,24 milioni.
La prima macroregione non italiana o tedesca nell’industria è l’Est della Spagna (che include la Catalunia), seguita dal Centro Italia e dal Bassin Parisien (Borgogna e Normandia). Per trovare una macroregione manifatturiera del Regno Unito invece bisogna scendere fino al 26° posto della classifica, con il North West di Manchester e Liverpool.
I Nordovest Italia si distingue in Europa per numero di addetti nel tessile-abbigliamento, nella carta-editoria, nella gomma-plastica, nei prodotti in metallo e negli altri mezzi di trasporto. Mentre il Centro Italia è primo nelle pelli-calzature e terzo nei mobili. Il Nordest invece è primo nel legno, nei prodotti a base di minerali non metalliferie e nei mobili. La Germania domina a livello di macroregioni negli autoveicoli e nelle apparecchiature elettriche grazie ai grandi gruppi come Mercedes-Benz, BMW e Siemens.
Ma nelle macchine industriali il Nordovest, grazie alla Lombardia, e il Nordest, con l’Emilia-Romagna e il Veneto, competono alla pari col Baden-Württemberg. Lo sanno bene i produttori di macchine per imballaggio dell’area di Stoccarda che ormai faticano a tenere testa a quelli emiliani. Rimane però una nota amara: a livello di paese la Germania si situa molto più in alto dell’Italia, che soffre gli squilibri con il Mezzogiorno non industrializzato quanto il Centro e il Nord.