I prezzi alla produzione dell’industria sono scesi dello 0,4% ad aprile. Questa la stima sull’industria resa nota dall’Istat che sottolinea però che, su base annua, si registra un aumento dell’1,3%.
L’Istituto Nazionale di Statistica “rileva un segnale congiunturale di flessione dopo una serie di variazioni positive o stazionarietà da luglio 2017. Su base annua si conferma la dinamica positiva, anche se in decelerazione a partire da dicembre 2017”.
Scendendo nel dettaglio, sul mercato interno, i prezzi alla produzione sono scesi dello 0,7% su marzo, mentre su base annua il rialzo è dell’1,4%. Al netto del comparto energetico, la dinamica congiunturale è stazionaria, mentre si riduce in misura contenuta l’incremento su base annua (+1,1%). “L’incremento tendenziale – spiega l’Istat -è determinato quasi esclusivamente dall’energia e dei beni intermedi mentre sul mercato estero deriva dai beni intermedi e strumentali per l’area euro e dall’energia e dai beni intermedi per l’area non euro”.
Sul mercato estero invece, la dinamica congiunturale registra un rialzo contenuto (+0,1%), sintesi di una debole flessione (-0,1%) per l’area euro e di un aumento (+0,3%) per quella non euro. Su base annua si registra un aumento dell’1% bilanciato tra le due aree (+1,1% per l’area euro e +1% per quella non euro).
Nei mesi di febbraio, marzo e aprile 2018 inoltre, l’Istat stima un incremento dei prezzi alla produzione dello 0,6% sul trimestre precedente mentre la crescita tendenziale arriva all’1,6%. In questo caso è soprattutto il mercato interno a sostenere la crescita (+0,7% la crescita congiunturale e +1,8% quella tendenziale) mentre quello estero si attesta +0,4% congiunturale e +1,1% tendenziale.
A livello settoriale nel mese di aprile gli aumenti più importanti del settore manifatturiero riguardano la produzione di prodotti petroliferi raffinati per il mercato interno e per quello estero area non euro (rispettivamente +4,7% e +7,4%) e il settore della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchine e impianti) per il mercato estero area euro +3,7%. In ribasso i prodotti farmaceutici sul mercato estero area euro e non euro (rispettivamente -1,5% e -1,2%). Sul mercato interno, si rilevano diminuzioni tendenziali per le apparecchiature elettriche (-0,4%) e i mezzi di trasporto (-0,1%).
