Quali strategie possono favorire una transizione energetica sostenibile nelle nostre industrie? Qual è il ruolo della collaborazione tra industria e finanza per un futuro sostenibile? Come possiamo garantire un futuro equo e prospero per le generazioni future? Queste sono alcune domande alle quali l’evento “Industria e finanza in dialogo per uno sviluppo sostenibile”, organizzato dalla Fondazione Pesenti e dalla Fondazione Corriere della Sera, in collaborazione con Vontobel, e con il patrocinio della Camera di Commercio di Bergamo e Confindustria Bergamo. L’incontro ha messo in luce la necessità di un binomio tra industria e sostenibilità per garantire un futuro più verde e sostenibile.
L’evento si è svolto presso il polo culturale Gres Art 671 di Bergamo, un nuovo centro d’arte e cultura nato grazie all’iniziativa di Italmobiliare e della Fondazione Pesenti Ets. Questo spazio, una vecchia area industriale ora riattivata, rappresenta un simbolo della trasformazione sostenibile, restituendo utilità e memoria storica alla comunità.
Il convegno è stato aperto da Carlo Pesenti, presidente della Fondazione Pesenti Ets, e Christel Rendu de Lint, co-ceo di Vontobel. Pesenti ha sottolineato quanto sia urgente e indispensabile un’azione collettiva per raggiungere gli obiettivi dell’agenda 2030. Ha insistito sul fatto che industria e finanza devono prendere un ruolo centrale in questo percorso, non solo per il loro potenziale impatto, ma anche per la loro responsabilità. “Industria e finanza possono dare un grande impulso al percorso di transizione sostenibile ed è essenziale che si impegnino a farlo, nella piena consapevolezza delle proprie responsabilità e del ruolo fondamentale che rivestono,” ha affermato Pesenti.
Christel Rendu de Lint ha evidenziato la necessità di un consenso resiliente tra politica, imprese e società civile per una trasformazione verso un futuro sostenibile e a basse emissioni di carbonio. Ha spiegato come Vontobel si impegni a fornire agli investitori gli strumenti necessari per integrare i criteri di sostenibilità nelle loro decisioni di investimento, contribuendo così a costruire un futuro migliore.
Tavola rotonda: visioni per il futuro
La tavola rotonda, moderata da Ferruccio de Bortoli, presidente della Fondazione Corriere della Sera, ha visto la partecipazione di importanti esponenti dei vari settori.
Secondo recenti dati, non sono mai state consumate così tante risorse fossili come in quest’anno. Rimane quindi necessario e centrale la ricerca e l’utilizzo di risorse rinnovabili, soprattutto per le imprese altamente impattanti. Nicola Monti, amministratore delegato di Edison, ha discusso del ruolo centrale dell’energia nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Ha spiegato come l’energia sia un fattore chiave per realizzare un futuro equo e rispettoso dell’ambiente, sostenendo che l’innovazione e gli investimenti nel settore energetico sono essenziali per questa transizione.
Tra gli elementi necessari alla costruzione di un corretto binomio “impresa-futuro”, vi è il tema Green Deal. Bernardo Sestini, vicepresidente di Confindustria Bergamo e di Federchimica, ha parlato dell’impegno dell’industria chimica italiana, che ha già raggiunto alcuni degli obiettivi europei sulle emissioni di CO2. Ha sottolineato la necessità di investimenti e di un supporto adeguato da parte delle istituzioni europee e della finanza per aiutare le aziende a integrare i criteri Esg (ambientali, sociali e di governance) nei loro modelli di business.
Marta Testi, amministratore delegato di Elite (Gruppo Euronext), ha enfatizzato il ruolo delle piccole e medie imprese (Pmi) nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Ha spiegato che le Pmi, grazie alla loro agilità e capacità innovativa, possono implementare rapidamente pratiche sostenibili e influenzare positivamente l’intera catena di fornitura.
Il convegno si è concluso con l’intervento di Zacharias Sautner, professore di Sustainable Finance all’Università di Zurigo, che ha esplorato il legame tra finanza e sostenibilità. Sautner ha sottolineato come le banche e gli investitori svolgano un ruolo cruciale nella transizione verde, affrontando attivamente i rischi legati alla sostenibilità nei processi di prestito e investimento.
Infine, in una società che invecchia velocemente, è necessario sviluppare politiche a favore dell’inclusione per i giovani. Francesco Billari, rettore dell’Università Bocconi, ha sottolineato: “Parliamo di sostenibilità in senso ampio, in un paese che è tra i più anziani al mondo. Facciamo poco per includere le generazioni più giovani e affrontare il cambiamento demografico. Non siamo i numeri uno nello sfruttare giovani risorse, anche a causa dei pochi laureati. Urge un cambio di passo: includere, investire sulle nuove risorse e formarle al meglio”.
Lectio Magistralis di Enrico Giovannini
L’incontro è stato arricchito dalla lectio magistralis di Enrico Giovannini, co-fondatore e direttore scientifico di ASviS, che ha sottolineato l’urgenza di assumere decisioni cruciali per il nostro futuro, mettendo in evidenza l’importanza della giustizia intergenerazionale. Giovannini ha dichiarato: “È una questione di giustizia, e questo è il punto chiave: giustizia tra le generazioni. Possiamo definire lo sviluppo sostenibile come ciò che permette a una generazione di soddisfare i propri bisogni senza impedire alle generazioni future di fare lo stesso”.