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Industria, arriva la frenata. Germania, crolla la fiducia

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La produzione industriale rallenta a settembre, anche se nel trimestre che va da luglio a settembre segna un rimbalzo del 28,6% rispetto al trimestre precedente, quello in sostanza condizionato dal primo lockdown. A pubblicare i dati è l’Istat, secondo il quale a settembre l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisce del 5,6% rispetto ad agosto e del 2,1% tendenziale su base grezza. L’indice destagionalizzato mostra diminuzioni congiunturali in tutti i comparti: beni di consumo (-4,8%), strumentali (-3,9%), intermedi (-1,6%) ed energia (-0,3%).

In Germania, l’indice Zew relativo alla aspettative economiche è crollato a novembre a 39 punti dai 56,1 di ottobre. Il risultato è poco sotto le attese che lo stimavano a 40 punti. Secondo il presidente di Zew Achim Wambach l’andamento si deve alle “preoccupazioni per l’impatto economico della seconda ondata di COVID-19”. Industria e fiducia in calo hanno frenato l’entusiasmo delle Borse europee, tutte in rallentamento dopo la fiammata di lunedì.

Corretto per gli effetti di calendario, l’indice della produzione industriale italiana diminuisce in termini tendenziali del 5,1% (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di settembre 2019). Le flessioni sono state più ampie per i beni strumentali (-7,1%), i beni di consumo (-5,7%) e i beni intermedi (-4,2%), mentre resta stazionaria l’energia (-0,1%). Gli unici settori di attività economica che registrano incrementi tendenziali sono l’attività estrattiva (+2,7%), la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+2%) e le altre industrie (+0,2%); flessioni maggiori per industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-20,8%), nella fabbricazione di coke e prodotti.

Oggi è uscito anche il dato francese, che evidenzia che invece la produzione industriale transalpina ha continuato il suo rimbalzo a settembre, segnando una crescita dell’1,4% rispetto ad agosto, ma restando del 5,1% al di sotto del livello di febbraio, prima che scoppiasse la crisi del coronavirus. La produzione manifatturiera, che in agosto aveva segnato +0,8%, ha registrato un’accelerazione oltre le attese a +2,2% a settembre, secondo i dati comunicati dall’Insee, l’Istituto di statistica francese, ma rispetto a febbraio è ancora in calo del 5,5%.

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Categories: Economia e Imprese