Aria di tempesta sui mercati europei già flagellati dalla pandemia.
L’attività manifatturiera in Italia si è contratta ad aprile al ritmo più rapido di oltre 22 anni, a causa del lockdown messo in atto per contrastare la diffusione del coronavirus. L’indice Pmi elaborato da IHS Markit è sceso ad aprile in Italia a 31,1 da 40,3 di marzo, dopo il 48,7 di febbraio. Si tratta del minimo dal 1997, ovvero dall’inizio delle rilevazioni. Non molto meglio il dato europeo sceso a 33,4 punti dai 44,5 punti di marzo.
Piazza Affari perde il 3,2% circa poco sopra i 17 mila punti. Ma fa peggio Parigi -3,80%, frenata da Psa e Renault, colpite dal calo dell’89% nelle immatricolazioni auto francesi ad aprile. Francoforte -3,2% zavorrata da Thyssenkrupp -14,7% dopo che il consiglio d’amministrazione ha scritto in una lettera allo staff che la pandemia potrebbe causare una nuova crisi finanziaria nonostante la vendita della controllata che produce ascensori.
Madrid -2,8%. Londra limita i danni a -0,2%. Gli analisti di J.P.Morgan hanno declassato le borse della zona euro a “neutral” da “overweight”.
Il morale degli investitori nella zona euro, secondo l’indice Sentix è leggermente migliorato a maggio ma resta abbondantemente sotto lo zero. Ma all’emergenza economica si aggiunge il peggioramento del quadro geopolitico. Washington ha lanciato un’offensiva a tutto campo contro la Cina coinvolgendo anche l’Italia. Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Mark Esper in un’intervista alla Stampa invita Roma a tenere alta la guardia e denuncia i rischi che il paese corre facendo costruire a Huawei il network 5G. “Purtroppo Russia e Cina stanno entrambe approfittando di una situazione unica per far avanzare i loro interessi. La Russia ha fornito assistenza medica all’Italia ma poi ha cercato di usarla per seminare la discordia tra Roma e i suoi alleati con una campagna di disinformazione”. Il ministro Usa rincara la dose sulla Cina: “La dipendenza dai fornitori cinesi di 5G potrebbe rendere i sistemi cruciali dei nostri partner vulnerabili a interruzioni, manipolazioni e spionaggio”.
Il dollaro si sta rafforzando sulla maggior parte delle controparti del mondo. Cross euro dollaro a 1,093 (-0,4%).
In relativa tensione il mercato dei titoli di Stato: martedì la Corte Costituzionale tedesca, dopo cinque anni, renderà nota la sentenza definitiva sul Qe della Bce. Il Btp tratta a a 1,83% (+ 7 punti base). Si indebolisce anche il Bund a -0,56%. Lo spread è a 238 punti base, un livello moderatamente alto ma che potrebbe più che raddoppiare se venisse meno la protezione di Francoforte che assicura acquisti quotidiani di Btp. Venerdì ci sarà un altro passaggio-chiave: l’aggiornamento del rating sull’Italia da parte di Moody e DBRS.
Il petrolio Brent consolida le posizioni intorno ai 26 dollari, dopo il guadagno del 23% della scorsa settimana. Il future di riferimento del greggio tipo WTI, quello del Texas, è in calo del 4% a 18,9 dollari.
Eni perde il 4,2%, Tenaris arretra del 4,5%. Jefferies abbassa il giudizio a Hold. Saipem -2,5%, ha ricevuto un ordine da 280 milioni di euro relativo alla costruzione di gasdotto nel Mar Baltico.
La stella della mattina è Fincantieri +15% trainata dalla commessa Usa. La Marina statunitense ha annunciato giovedì di aver assegnato un contratto del valore di oltre 5,5 miliardi di dollari per la costruzione della sua nuova classe di navi da guerra.
In terreno positivo Diasorin +1%. La rivale Roche ha annunciato ieri di aver ottenuto dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti l’autorizzazione alla messa in commercio del suo test per il coronavirus che dà risultati il soli 5 minuti. La società punta a raddoppiare entro la fine dell’anno la produzione, ad oltre 100 milioni di kit al mese.
In rosso l’automotive nel giorno del cda di Ferrari -4,1% e dei dati sulle immatricolazioni di aprile. In fondo alla classifica figurano Cnh -6% e Fiat Chrysler -5,13%. Pirelli -2,80% ha riavviato oggi la produzione.
Atlantia perde il 4,7%. Nella relazione finanziaria di Autostrade per l’Italia pubblicata sabato scorso, la società scrive che il ministero dei trasporti ha chiesto di aumentare l’importo della compensazione di 2,9 miliardi proposta da Atlantia a marzo.
Peggiorano le banche: Intesa -3,7%, Unicredit -3,4%. Tiene Banco Bpm -0,45%. L’istituto ha deciso di affiancare Credimi, gruppo fintech europeo specializzato nel finanziamento digitale alle imprese, per l’acquisto di una quota della cartolarizzazione Italianonsiferma.
Resiste Unipol -1,15% L’assemblea ha approvato l’introduzione del sistema di voto maggiorato grazie al quale le Coop azioniste, a fronte di una partecipazione complessivamente pari al 48%, disporranno di una percentuale dei diritti di voto di quasi il 65%.
Il calo anche Tim -2,8%. Il fond Elliot ha ridotto ancora la sua partecipazione scendendo al 5,127% dal 6,97%, secondo gli aggiornamenti Consob.