Indici Pmi a diverse velocità nell’Eurozona. Secondo la stima flash di Markit, a luglio il dato composito relativo all’area valutaria nel suo complesso si attesta a quota 54 punti, dai 52,8 di luglio. Si tratta del risultato più ampio da aprile, ma l’espansione si spiega in primo luogo con il nuovo taglio dei prezzi operato dalle aziende.
“Il risultato è incoraggiante nel settore servizi, con la Germania che cresce al ritmo più sostenuto degli ultimi tre anni – spiega Chris Williamson, capo degli economisti di Markit –. Anche le aziende francesi stanno tornando ad una modesta crescita”.
Nel dettaglio, l’indice composito Pmi della Germania è balzato a 55,9 punti, dai 54 di giugno. Il dato, superiore alle attese degli economisti, è frutto di un Pmi manifatturiero in crescita da 52 a 52,9 (consensus a 51,8) e di un indice relativo ai servizi salito da 54,6 a 56,6 (consensus a 54,3).
Quanto alla Francia, il dato sul manifatturiero ha deluso ancora le attese, scivolando da 48,2 a 47,6 punti (minimo da sette mesi, il consensus era a 48,1), mentre il Pmi servizi è risalito dai 48,2 punti di giugno a 50,4 (massimo da tre mesi), riportandosi sopra quota 50, che marca il confine fra espansione e contrazione. Le attese erano per un modesto rialzo dell’indice, a 48,4.