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Indice Schroders Global Cities 30: Brexit o no, Londra resta attrattiva

Wikimedia Commons

Nonostante la Brexit e le difficoltà politico-economiche che sta vivendo, Londra continua ad essere una città attraente, tanto da conquistare il secondo posto nell’Indice Schroders Global Cities 30, a differenza di tutte le città italiane, completamente assenti dalla top 30.

L’indice di Schroders, società d’investimento britannica che gestisce un patrimonio pari a 421,4 miliardi di sterline, viene stilato in base a diversi fattori, comprese le proiezioni di crescita dell’economia, i redditi disponibili nel prossimo decennio e le dimensioni della popolazione. “Aggiorniamo l’Indice Schroders Global Cities 30 ogni anno individuando le città più promettenti. Riteniamo che il potenziale di crescita economica sia incorporato in specifici fattori e, in qualità di investitori, la comprensione di questi trend rappresenta una componente essenziale del nostro processo”, spiega Hugo Machin, co-head of Global Real Estate Securities di Schroders.

La capitale britannica conquista il secondo gradino del podio e il primo posto tra le città europee. Da sottolineare che Londra è l’unica città del vecchio continente presente nella top 10. Nel 2016, Londra era ottava in classifica, per poi salire al terzo posto nel 2017. “La ragione per la quale Londra si mostra resiliente – spiega Schroders – è individuabile nelle revisioni positive ai dati sull’occupazione che alimentano la crescita del reddito, una componente chiave dell’Indice”.

“Rimaniamo ottimisti nei confronti delle prospettive per Londra – afferma Machin – che può contare su attrazioni senza eguali, dagli spazi verdi a una vibrante offerta culturale e di intrattenimento. Le persone vogliono vivere e lavorare nella capitale inglese e ciò significa che questa città è in grado di attirare professionisti e personale altamente qualificato. Londra, così come diverse altre città realmente globali, resta al centro dell’economia mondiale nonostante le sfide legate a Brexit”.

Nella classifica generale rimane in vetta Los Angeles (primo posto), mentre al terzo posto si piazza Hong Kong. Al quarto e quinto posto troviamo Boston e New York.

Per quanto riguarda le città europee Parigi è in 17esima posizione, Monaco di Baviera, al 28esimo posto. Tornando negli Stati Uniti, la solidità delle città statunitensi nel ranking è stata supportata dai dati positivi sul fronte occupazionale: il calo delle richieste di sussidi di disoccupazione e lo spostamento verso la piena occupazione virtuale nel Paese hanno avuto un impatto positivo sulle classifiche, nonostante le notizie negative sulle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.

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Categories: Finanza e Mercati