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India, serrata della Maruti Suzuki

La principale casa automobilistica in India, Maruti Suzuki, ha disposto la serrata di uno dei suoi impianti a seguito di tumulti durante i quali un manager è morto e cento executive sono rimasti feriti.

India, serrata della Maruti Suzuki

La principale casa automobilistica in India, Maruti Suzuki, ha disposto la serrata di uno dei suoi impianti a seguito di tumulti durante i quali un manager è morto e cento executive sono rimasti feriti. La chiusura forzata dell’impianto di Manesar, posseduto dalla giapponese Maruti, continuerà fino a che non verrà garantita la sicurezza del suo personale. La fabbrica produce 550mila veicoli all’anno, un terzo della produzione totale della società. “La fabbrica è chiusa – ha affermato il presidente R.C. Bhargava – Per me è molto più importante la sicurezza dei miei impiegati che la produzione di qualche macchina”.

Operai hanno inseguito i dirigenti di Maruti con barre di ferro, distruggendo equipaggiamenti e dando fuoco a uffici, rivelano alcune testimonianze. Ancora non chiare le ragioni immediate del violento conflitto scoppiato in un impianto dilaniato da un anno di contrattazioni sindacali  che sono costate finora 500 milioni di dollari. Una chiusura protratta manderebbe in fumo i profitti aziendali, già caduti del 29% l’anno scorso.

Leggi il China Post 

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