Nuova Dehli – Tutti temono il cambiamento climatico, ma in effetti ci saranno vinti e vincitori. Fra i vincitori si sta appostando l’India, almeno nel mercato del bestiame. Le vacche sono sacre in India e quindi non sono macellate (anche se l’India è invece un grande esportatore di carne di bufalo, che è anch’esso un bovide, ma non è sacro). Tuttavia, non ci sono impedimenti all’esportazione di bestiame vivo per riproduzione o per scopi lattiero-caseari. E le mucche indiane hanno qualità particolari, che le fanno richiedere anche a paesi grandi produttori di bestiame, come l’Australia, l’Argentina e il Brasile.
Sono resistenti alle zecche, al caldo, e tengono duro anche quando il foraggio è inadeguato. Radha Mohan Singh, il ministro indiano dell’agricoltura, ha detto che i cambiamenti climatici ridurranno la produttività delle mucche dappertutto, ma non in India. L’India esporta sia animali vivi che ‘germplasm’ (sperma ed embrioni) delle sue varietà bovine. Le mucche indiane, specie le varietà Gir e Kankrej, ambedue dal Gujarat, così come le Ongole, hanno un’alta resa di latte e sono resistenti alla malattia della ‘mucca pazza’.
Allegati: L’articolo di Economic Times