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India in cinque anni tra le prime 3 economie del mondo: il nuovo ordine globale di Modi

Imagoeconomica

“In cinque anni India tra le prime tre economie del mondo”. Nel giorno dei 77 anni dell’indipendenza dell’India dal dominio della Corona britannica, il primo ministro Narendra Modi ha lanciato la sfida economica e sociale del Paese davanti alla nazione. Un discorso di 90 minuti alla folla del Forte Rosso di Nuova Delhi per esortarla a “realizzare il suo potenziale” e plasmare “un nuovo ordine mondiale”.

La sua dichiarazione arriva dopo che l’anno scorso alcuni rapporti di S&P Global e Morgan Stanley avevano previsto che l’economia indiana avrebbe superato quella del Giappone e della Germania, diventando la terza più grande del mondo entro il 2030. Secondo queste previsioni, il boom economico dell’India sarà trainato dall’offshoring, dagli investimenti nel settore manifatturiero, dalla crescita delle infrastrutture digitali e dalla transizione energetica.

Tuttavia, nel suo discorso Modi non ha affrontato diverse preoccupazioni, come la crescita della disoccupazione che ha raggiunto l’8% il mese scorso, secondo il Center for Monitoring the Indian Economy. Invece, il primo ministro indiano si è limitato a lodare il cammino dell’India nel corso dei decenni tra boom demografico e crescita economica.

Il discorso del premier Modi alla nazione

“Dopo il Covid un nuovo ordine globale, una nuova equazione geopolitica, sta avanzando molto velocemente. E la vostra capacità di plasmare il mondo che cambia è visibile. Siamo a un punto di svolta”, ha detto il premier indiano candidato al terzo mandato nelle elezioni che si terranno nella prossima primavera. “L’India sta diventando la voce del Sud globale”, ha sottolineato Modi, promettendo alla platea di soldati, studenti e dignitari stranieri di fare del Paese “la terza potenza economica mondiale” a partire dai “prossimi cinque anni” di “sviluppo senza precedenti”, che saranno “un momento d’oro per realizzare il sogno dell’India come nazione sviluppata entro il 2047”. Un percorso che comprende anche il summit dei leader del G20 in programma a Delhi il 9 e 10 settembre, dove non figura l’Ucraina tra gli invitati. “Di fronte al mondo abbiamo detto ‘One World, One Family, One Future’ e stiamo andando avanti con questo programma”, ha indicato il primo ministro, ponendo l’accento sull’urgenza della sfida climatica. Modi si è anche soffermato sul conflitto etnico che da maggio ha provocato più di 150 vittime nello stato nord-orientale di Manipur. “Tutti gli indiani – ha poi assicurato – sono con la gente del Manipur” e una soluzione “può essere trovata solo attraverso la pace”.

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