L’anno prossimo, dicono gli esperti, sarà l’anno del boom borsistico… in India. Messa così, la notizia sembra essere interessante solo per gli amanti dei mercati emergenti. Ma, fra le ragioni che spiegano questa previsione, ci sono – e anzi hanno parte preponderante – anche ragioni ‘globali’, cioè valide, se non per tutte le stagioni, per tutti i mercati. Ambedue queste ragioni sono legate alla politica. La politica finora non è stata benefica per le borse; al contrario! Sia i ritardi e le diatribe che hanno segnato il modo con cui i governanti europei hanno affrontato la crisi da debiti sovrani, che i pericolosi bracci di ferro in America fra democratici e repubblicani (prima sul rinnovo al tetto del debito, poi sull’ostruzionismo alle misure di stimolo), hanno fatto danni ai mercati. Ma, guardando avanti, ci sono motivi di ben sperare. Fra strappi e sussulti, la governance europea ha cominciato a stendere una rete di sicurezza adeguata e non è pensabile che la crisi riprecipiti di nuovo. In America, il ‘fiscal cliff’ incombe, ma anche qui, con una presidenza Obama rafforzata dalla riconferma, è probabile che un accordo si troverà. Tolti di mezzo questi due ostacoli, il sospiro di sollievo dei mercati si farà sentire.
India, il 2013 sarà l’anno delle Borse
L’anno prossimo, dicono gli esperti, sarà l’anno del boom borsistico… in India – Ma, fra le ragioni che spiegano questa previsione, ci sono – e anzi hanno parte preponderante – anche ragioni ‘globali’.