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Indennità professionisti con cassa: come fare domanda

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Dopo due settimane di polemiche arriva il via libera. Anche liberi professionisti e lavoratori autonomi iscritti alle casse di previdenza private potranno avere l’indennità da 600 euro già a partire dal mese di marzo. Le regole sono contenute in un decreto interministeriale firmato dal ministero del Lavoro di concerto con quello dell’Economia.

Architetti, ingegneri, geometri, agenti di commercio, medici, psicologi, consulenti del lavoro, commercialisti, avvocati, giornalisti ecc. avranno dunque diritto all’indennizzo, ma con parametri specifici, diversi da quelli validi per partite Iva e autonomi iscritti all’INPS. 

“Si tratta di un primo intervento per fronteggiare immediatamente la situazione di emergenza”, ha dichiarato la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo. “Siamo già al lavoro sulle nuove misure per il decreto aprile, dove l’obiettivo è di prevedere, per queste categorie di lavoratori, un indennizzo di importo superiore”, ha sottolineato.

INDENNITA’ PROFESSIONISTI CON CASSA: LE REGOLE

Il decreto interministeriale stabilisce le diverse modalità di erogazione del Fondo per il reddito di ultima istanza da 300 milioni istituito con il decreto Cura Italia. Per i professionisti con cassa ci saranno a disposizione 200 milioni.

Nel dettaglio, l’indennità da 600 euro per il mese di marzo sarà erogata ai professionisti e ai lavoratori autonomi iscritti alle casse private che:

  • abbiano percepito nell’anno di imposta 2018 un reddito pari o inferiore a 35.000 euro “se l’attività sia stata limitata dai provvedimenti restrittivi emanati in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”;
  • abbiano percepito nell’anno d’imposta 2018 un reddito compreso tra i 35.000 e i 50.000 euro e nei primi tre mesi del 2020 abbiano riscontrato una riduzione dell’attività di almeno il 33% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente. 

Alle condizioni reddituali si aggiunge anche un altro parametro: il professionista deve essere in regola con gli obblighi contributivi relativi all’anno 2019.

Il decreto smentisce anche un’altra delle preoccupazioni espresse nei giorni precedenti dalle varie casse: l’indennità non concorrerà alla formazione del reddito imponibile e dunque non sarà tassabile. 

INDENNITA’ PROFESSIONISTI CON CASSA: COME E QUANDO FARE DOMANDA

Le domande per ricevere l’indennità da 600 euro dovranno essere presentate da mercoledì 1°aprile a giovedì 30 aprile 2020. Oltre questa data le domande saranno considerate inammissibili. La richiesta va inoltrata all’ente di previdenza di competenza. 

Le domande dovranno essere accompagnate da una dichiarazione del lavoratore interessato nella quale quale il professionista dovrà attestare:

  • di non essere titolare di pensione;
  • di non percepire i 600 euro previsti dal decreto Cura Italia per partite Iva e autonomi iscritti all’INPS;
  • di non percepire il reddito di cittadinanza;
  • di non aver presentato altre domande della stessa fattispecie ad altre forme di previdenza obbligatoria,
  • di aver percepito nel 2018 un reddito pari o inferiore gli importi previsti dal decreto (35mila o 50mila euro)
  • di aver chiuso la partita IVA nel periodo compreso il 23 febbraio 2020 e il 31 marzo 2020, o di aver subito una riduzione di almeno il 33 per cento del reddito relativo al primo trimestre 2020 rispetto al reddito del primo trimestre 2019, oppure, per i titolari di redditi inferiori a 35.000 euro, di essere nelle condizioni stabilite dal decreto; 

In aggiunta, alla domanda si dovranno allegare una copia del documento di identità, del codice fiscale, delle coordinate del conto bancario o postale cui inviare l’accredito. 

Una volta fatti i dovuti controlli, i vari enti di previdenza erogheranno l’indennità in base all’ordine cronologico delle domande presentate e accolte.

LEGGI ANCHE: Indennità Partite Iva e professionisti: le risposte del Mef sul Cura Italia

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